Un grande successo di pubblico per l’ultimo concerto di agosto del Festival Euromediterraneo di Altomonte che ha visto come protagonisti i Tiromancino con l'unica tappa calabrese del loro “Fino a qui tour” che li vede esibire insieme all’Ensemble Symphony Orchestra sul palco. La trentaduesima edizione del festival ora prosegue con gli appuntamenti del “Divino Jazz e contaminazioni” dal 4 all’8 settembre mentre il 30 agosto c’è la terza performance d’arte legata alla mostra fotografica “Il Mare ad Altomonte”. Il 14 settembre ancora musica alla “Festa dell’agricoltura” con Cosimo Papandrea.
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In attesa dei prossimi appuntamenti, negli occhi resta un teatro Costantino Belluscio pieno in ogni ordine di posto e che ha ascoltato con grande trasporto il concerto della band di Federico Zampaglione che ha ricordato le sue origini calabresi, della famiglia viene da Melito Porto Salvo e della casa che ancora lì lo aspetta.
Quasi due ore di spettacolo dove i Tiromancino hanno proposto i brani dell'ultimo album con “Vento del sud” una delle hit di questa estate e i brani ormai storici del repertorio come “Per me è importante”, “Nessuna certezza”, “Due destini”, “La descrizione di un attimo” e l’omaggio a Franco Califano con “Un tempo piccolo”. Tantissimi applausi per i nuovi arrangiamenti nati dalla collaborazione con l’Ensemble Symphony Orchestra, diretta dal maestro Giacomo Loprieno, che ha saputo infondere un nuovo suono ai successi dei Tiromancino.
Un mese denso per il cartellone 2019, dedicato alla “Generazione culturale” con un omaggio allo scrittore Andrea Camilleri, che ha offerto al pubblico la grande danza della Fini Dance Accademy e il “Lago dei cigni” di Raffaele Paganini con l’altomontese Carlo Pacienza protagonista; tanto teatro con i classici del Teatro europeo plautino di “Menecmi”, interpretato da Massimo Venturiello” e “Le Nuvole” di Aristofane, insieme alla comicità degli spettacoli di Dario Vergassola e la “Sconsolata” Anna Maria Barbera e le risate e la solidarietà di “Tre uomini e una seggia” direttamente dalla “Terra di Piero”. E poi tanta musica con Arisa, il ritorno trionfale dei Nomadi, i Tiromancino e il rapper Pika Dmf (anche lui di Altomonte).
«Abbiamo voluto tutto questo, lo abbiamo voluto con forza e siamo contenti che il pubblico abbia di nuovo scelto Altomonte come suo punto di riferimento – dice il sindaco Giampietro Coppola – Di tutto questo siamo assolutamente felici. Aspettiamo con grande entusiasmo di dare vita al “Divino Jazz”, incominciato nel 2004 e divenuto ormai un appuntamento storico del Festival, per accogliere tanti visitatori nella prima settimana di settembre con buona musica, buon vino, degustazioni e presentazioni di libri. Con le nostre iniziative cerchiamo di destagionalizzare i flussi turistici ad Altomonte per accogliere nuovi visitatori tutto l’anno grazie anche al lavoro degli operatori economici del territorio e delle tante associazioni».
«Arrivato al quarto anno di direzione posso dire che questo è sicuramente il più bel festival che io abbia fatto ad Altomonte – è il giudizio del direttore artistico Antonio Blandi – è stato un mese di grande partecipazione di pubblico e, soprattutto, di giovani ma non solo. Sono arrivate anche tante persone da altre località diventando i nuovi amici del Festival Euromediterraneo.
Il concerto in esclusiva regionale dei Tiromancino è stato un grande momento per tutta la Calabria; una tappa fondamentale per un festival che ha voluto puntare sulla “Generazione cultuale” e che ha messo al centro del suo cartellone la cultura riuscendo a popolare di turisti il centro storico di questo borgo medievale. Abbiamo registrato più volte il sold out con i nostri eventi e questo dimostra che siamo riusciti ad intercettare il gusto del pubblico non solo di questo territorio. Il Festival Euromediterraneo, anche in questa edizione, ha saputo innovarsi nella sua tradizione».
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