di STEFANIA PAPALEO
Imprenditori, commercialista e poliziotto. Tutti insieme a escogitare strategie contabili che avrebbero permesso un'evasione fiscale pari a quasi 2 milioni e 400 mila euro, grazie a due "società cartiere", le "Import Pellet srls" e "Cafor Sud srls", costituite ad hoc dagli imputati, allo scopo di distribuire fittiziamente, a una serie di rivenditori nazionali, pellet proveniente principalmente dalla società estone "Mondial Pellet Ou", legalmente rappresentata da Vasyl Oprish, realizzando, con riferimento alle annualità fiscali che vanno dal 2016 al 2021, operazioni soggettivamente e oggettivamente inesistenti, tipiche delle cd "truffe carosello", a carattere transnazionale.
Da qui il nome in codice "Carosello" dato all'inchiesta scattata a marzo del 2021 e che questa mattina ha trascinato davanti al gup Luca Bonifacio 22 imputati chiamati a rispondere a vario titolo delle accuse di “associazione per delinquere a carattere transnazionale” (art. 416 c.p. e art. 3 L. n. 146/2006), finalizzata alla frode fiscale, e “truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche” (art. 640 bis c.p.). Queste le ipotesi di reato formulate dalla Procura della Repubblica di Catanzaro che per altri 4 imputati (Giovanni Leone, 48 anni di Catanzaro; Italo Augusto Cocco, 93 anni, di Illorai; Gennaro Lanzone, 27 anni, di Cosenza; Vincenzo Vono, 69 anni di Chiaravalle Centrale) dovrà rinnovare la richiesta di rinvio a giudizio con l'aggiunta dell'aggravante della modalità mafiosa. Da qui il rinvio dell'udienza al prossimo 9 ottobre, data in cui il gup deciderà sulle questioni preliminari sollevate oggi dalle parti e darà la parola agli imputati per l'eventuale richiesta di riti alternativi.
Solo a quel punto, dunque, si procederà alla calendarizzazione delle udienze che porteranno il procedimento penale a tagliare un primo traguardo rispetto al vorticoso giro di false fatture sfornate per frodare il fisco e intercettate dai finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Catanzaro che avevano portato avanti le indagini.
In particolare, l'accusa di “truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche”, viene contestata solo al poliziotto Ivan Costiera, 48 anni, di Catanzaro, alla moglie e a un ingegnere, che avrebbero fatto apparire l'installazione di caldaie nuove per la prima volta come sostituzioni di caldaie vecchie, inducendo così in errore l'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, "procurandosi un ingiusto profitto - scrive il magistrato - con eguale danno per l'Erario, pari alle detrazioni fiscali indebitamente godute, con l'aggravante che il fatto riguarda contributi, finanziamenti, mutui agevolati o altre erogazioni concessi o erogati dallo Stato, da altri enti pubblici o dalle Comunità europee", con la manipolazione di numerose pratiche GSE (Gestione Servizi Energetici) per frodare il sistema degli eco incentivi (conto termico).
Ad affiancare gli imputati ci sono, tra gli altri, gli avvocati Enzo De Caro, Francesco Mancuso, Massimo Nunnari, Davide e Maria Laura De Caro, Domenico Chianese, Armodio Migali, Piero Mancuso, Eugenio Perrone e Giampiero Mellea.
I NOMI DEGLI IMPUTATI
Vasyl Oprish, 42 anni, di Dibrova;
Ilyana Oprish, 64 anni, Ucraina;
Mykkaylo Oprish, 69 anni, Ucraina;
Giampiero Luciano Fusto, 67 anni, di Nicastro;
Tullio Angotti, 58 anni, di Lamezia Terme;
Andrea Angotti, 44 anni, di Lamezia Terme;
Daniela Fazio, 36 anni, di Lamezia Terme;
Simona Magro, 48 anni, Avigliola;
Ivan Costiera, 48 anni, di Catanzaro;
Marcello Taormina, 56 anni, di Reggio Calabria;
Paolo Bonifazio, 60 anni, di Crotone;
Domenico Grande, 62 anni, di Cutro;
Caterina Cananzi, 61 anni, di Rizziconi;
Elio Giordano, 64 anni, di Montalto Offugo;
Roberto Vallelunga, 42 anni di Vibo Valentia;
Giuseppe Garieri, 68 anni, di Chiaravalle Centrale;
Antonio Talarico, 64 anni, di Cutro;
Davide Villella, 40 anni, di Soveria Mannelli;
Michele Ciconte, 41 anni, di Catanzaro;
Felice Talarico, 63 anni , di Cutro
Antonino Caparrotta, 54 anni di Lamezia
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