E' una richiesta di interventi urgenti per la postazione di continuità assistenziale (ex guardia medica) del comune di Fagnano Castello (CS) ed è inoltrata al Ministero della Salute; al Dipartimento tutela della salute e servizi socio- sanitari della Regione Calabria; all'Asp di Cosenza e al Distretto Sanitario Esaro Pollino.
E arriva dal circolo del Pd di Fagnano Castello.
"La postazione di continuità assistenziale del comune di Fagnano Castello versa in visibili condizioni di degrado strutturale con evidenti inadeguatezze strumentali e medicali- scrivono- Chiunque si reca nei locali della guardia medica che comprende anche il territorio del comune di Santa Caterina Albanese si imbatte con un ambiente privo delle minime attrezzature medicali e assenza totale di supporti strumentali e condizioni strutturali altamente deficitari. Il servizio viene assicurato solo grazie alla presenza responsabile, e alla passione professionale dei medici che si alternano nei turni di servizio e che sono costretti ad esercitare la loro preziosa e insostituibile funzione in un laboratorio che nulla ha per essere definito " medico ".
"Il locale offerto dal comune si presenta privo delle minime condizioni di vivibilità sanitaria per cui e' indispensabile un urgente intervento di miglioramento strutturale e corposo adeguamento medicale e strumentale. Tali inadeguatezze risultano essere ancora più pesanti e nocive per la popolazione, se si tiene conto della scarsissima offerta sanitaria del territorio della Valle dell'Esaro, che dal 2010 con chiusura dell'ospedale di San Marco Argentano , determinano una forte e visibile sofferenza in tutto il bacino , aggravata dall'inefficienza della rete sanitaria territoriale. Accanto a ciò emerge da tempo oramai la scarsità sul territorio dei medici di base , che tanto disagio sta creando ai cittadini".
"Tali lacune creano un continuo allarme e disagio anche di natura psicologica in tutta l'utenza, consapevole di non potere contare, in caso di bisogno, su strutture e servizi sanitari adeguati , vedendosi quindi negato il diritto fondamentale della salute come sancito dall'Art. 32 della Costituzione: La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.
L'assenza di vivibilità sanitaria indebolisce la permanenza abitativa e la residenzialita' soprattutto nelle aeree interne, che sono interessate da un vistoso abbandono e svuotamento demografico"
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