Faida nel Pd. "L'unica autorità è il commissario". Graziano e Oddati scomunicano la riunione pro-Oliverio

"Chiediamo a chi ricopre incarichi dirigenziali nel partito di agire con senso di responsabilità e comprendere che, alla luce del mutato quadro politico nazionale, è stato imboccato un sentiero nuovo e che su questo percorso si lavora per vincere la sfida elettorale". Lo dichiarano il commissario regionale del Partito Democratico della Calabria Stefano Graziano e Nicola Oddati, responsabile nazionale per il Mezzogiorno, tornando sull'Assemblea convocata per domani a Catanzaro da 60 Circoli e da un gruppo di amministratori locali del partito per chiedere le primarie per la scelta del candidato alla presidenza della Regione.

"C'è una linea chiara e netta - aggiungono - che non è contro qualcuno. È una linea per il futuro della Calabria che tiene conto del nuovo quadro nazionale. Sono perciò errate quelle iniziative che non rispecchiano tale linea, figlie di una vecchia stagione politica. Ma chi viene meno alla richiesta di lealtà e generosità si assumerà le sue responsabilità. Il commissario e il gruppo dirigente nazionale non si sono sottratti ad iniziative e momenti di confronto, anche aspri, quando sono stati promossi da organismi legittimi. È stupefacente che dirigenti di primo piano e di lungo corso decidano di partecipare ad iniziative autoconvocate che si contrappongono platealmente alle indicazioni politiche degli organismi dirigenti. Spesso si invoca lo Statuto per richiamare le primarie, ma si dimentica che, da Statuto, in un partito commissariato l'unica autorità è il commissario nominato dalla Direzione nazionale e l'uso del simbolo è esclusivamente in capo al commissario".

"Nei prossimi giorni - concludono Graziano e Oddati - saremo noi ad indire un'assemblea dei circoli e dei gruppi dirigenti e discutere, com'è giusto, delle decisioni da assumere. Chiunque lo faccia adesso, in questo modo, sceglie di mettersi contro le indicazioni del partito"

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