Fallimento della Lucana Edizioni: sequestrata la sede del “Quotidiano”. Il gip avalla la bancarotta

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Guardia di Finanza
  03 giugno 2021 12:53

Su disposizione della Procura della Repubblica di Potenza, la Guardia di Finanza ha eseguito il sequestro di un immobile del valore di 800mila euro - situato nel capoluogo lucano - che era la sede della Lucana Edizioni, società editrice del "Quotidiano della Basilicata" dichiarata fallita nel dicembre 2017. Oltre all'immobile, la Guardia di Finanza ha posto sotto sequestro anche risorse finanziarie, per un totale di 1,4 milioni di euro. L'immobile e le risorse finanziarie erano "nell'attuale disponibilità delle società Finanziaria Editoriale srl e Publifast srl", entrambe con sede in provincia di Cosenza ed erano stati "sottratti illecitamente" alla Lucana Edizioni.

Il sequestro è stato disposto dal gip presso il Tribunale di Potenza, che ha ritenuto sussistenti gli indizi in ordine al reato di bancarotta patrimoniale, ipotizzato nell'inchiesta avviata dopo il fallimento della Lucana Edizioni. Secondo l'accusa, era stato individuato "un intricato quanto preordinato piano per svuotare definitivamente il patrimonio della casa editrice lucana", già in cattive acque dal punto di vista finanziario. Gli amministratori della società cercarono di "sottrarre il denaro e i beni immobiliari" a favore di imprese - guidate dai fratelli Antonella e Francesco Dodaro - che guidavano sia l'impresa fallita sia quelle "beneficiarie della condotta distrattiva", allo scopo di "scongiurare eventuali pretese dei creditori sui beni nella disponibilità della Lucana Edizioni, creando un chiaro pregiudizio - secondo la Procura della Repubblica di Potenza - alla 'par condicio creditorum'". 

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Successivamente il Procuratore della Repubblica di Potenza, Francesco Curcio, ha precisato che il sequestro preventivo dell'immobile "non impedisce il suo libero utilizzo" da parte della redazione del "Quotidiano del Sud". Curcio ha spiegato che il giornale "potrà continuare ad esercitare la sua attività" nell'immobile perché il sequestro "è finalizzato esclusivamente ad impedire la cessione del bene immobile a terzi, in vista della decisione giurisdizionale di merito".

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