di GIORGIA RIZZO
L'emergenza sanitaria non ferma le proteste. Soprattutto perché a salire è l'insoddisfazione di cittadini stremati dalle difficoltà economiche. Che stamattina erano davanti la Prefettura di Cosenza, al presidio chiamato dal Comitato Prendocasa, con le tante famiglie in emergenza abitativa, a cui si sono uniti lavoratori e commercianti (LEGGI QUI). Nello striscione esposto in piazza XI settembre si legge "Affitti, bollette, reddito, cassa integrazione, partita iva, posti di lavoro: vogliamo risposte" e il bersaglio polemico sono il sindaco Mario Occhiuto e la governatrice Jole Santelli, colpevoli, secondo i manifestanti, di non avere messo in campo delle politiche a sostegno dei calabresi in un momento di crisi generale.
"L'intervento del Governo è insufficiente. Comune e Regione risultano totalmente assenti dalla scena - si legge in una nota di Prendocasa -Sospensione di bollette e affitti, reddito di base. Misure fattibili che darebbero sollievo a tanti e tante che stanno affrontando questa drammatica fase in assoluta solitudine. Santelli invece di andare in TV offra risposte concrete ai calabresi. Aveva promesso, un mese fa, 25 milioni per i ceti più deboli, che fine hanno fatto?"
"Una protesta pacifica e nessun tentativo di irruzione nel palazzo", ha spiegato Ferdinando Gentile del Comitato Prendocasa. "Questa mattina eravamo in piazza a distanza di sicurezza e volevano impedirci di manifestare, quando abbiamo tentato di portare le cassette della frutta, simbolo della difficoltà di fare la spesa, alle porte della Prefettura, siamo stati respinti e 15 di noi multati per assembramento. Di fronte ad una città in estrema sofferenza, le porte della politica restano chiuse".
"La protesta è stata democratica e tranquilla. Volevamo dimostrare alla prefettura, al sindaco Occhiuto e alla presidente Santelli il dramma enorme che si vive nelle case dei cosentini ogni giorno- ha dichiarato Ferdinando Gentile in un intervento - Dall'inizio dell'emergenza sono arrivati solo buoni spesa e abbiamo dovuto fare una battaglia perché tutti possano riceverli e ancora c'è chi li sta aspettando. C'è ancora chi aspetta da ottobre che il comune sblocchi la variazione di bilancio per permettere di ricevere il contributo per l'emergenza abitativa. Sei mesi che i cittadini non riescono a pagare l'affitto e si stanno indebitando. Tanti lavorano a nero e in questo periodo si sono dovuti fermare, sono in difficoltà perché non c'è stata nessuna misura per sostenerli. I calabresi sono stati responsabili ma non c'è stata alcun sussidio da parte delle istituzioni per dare sollievo alle famiglie. La Santelli sta mandando 700 mila euro per i farmaci che vedremo a settembre. Soldi che potrebbero essere investiti per una forma di reddito, per pagare almeno le bollette che non si sono fermate".
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