di EDOARDO CORASANITI
Tre date scandiscono la progressione dell'indagine "Farmabusiness" per l'avvocato Domenico Grande Aracri. La prima tappa è del 19 novembre, giorno dell'applicazione degli arresti domiciliari. La seconda: l'1 dicembre, quando il Gip De Gregorio sostituisce gli arresti con l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria dopo l'istanza presentata all'interrogatorio di garanzia al Gip da parte dei suoi legali, Gregorio Viscomi e Salvatore Staiano.
Oggi l'ultima: il Tribunale della libertà di Catanzaro ha annullato la misura cautelare e rimesso in libertà l'avvocato Grande Aracri. Ieri si è tenuta l'udienza davanti al giudice Michele Cappai, il quale oggi ha rovesciato il quadro.
Fin dall'interrogatorio di garanzia, Grande Aracri ha chiarito la posizione e respinto le accuse a suo carico. Su due piani in particolare si concentra l’attenzione: i rapporti con il commercialista Paolo De Sole e con l’ex assessore regionale Domenico Tallini, entrambi agli arresti domiciliari all'interno della stessa operazione. A tutti e tre sono indagati dal 19 novembre scorso, giorno in cui è scattato il blitz coordinato da carabinieri e Procura di Catanzaro e che ha portato all'emissione di 19 misure cautelari (11 in carcere e 8 agli arresti domiciliari). Nelle carte del blitz coordinato dal procuratore Nicola Gratteri, la cosca Grande Aracri di Cutro e l'affare della distribuzione dei farmaci in Calabria, Puglia ed Emilia Romagna.
"Farmabusiness". L'avvocato Grande Aracri e Sisca al gip: "Nessun rapporto con Tallini"
Con De Sole, l’avvocato crotonese accusato di essere stato incaricato dal clan per seguire l'affaire dei farmaci, sostiene di aver avuto rapporti esclusivamente professionali e anche precedenti rispetto ai fati contestati. Durante l'interrogatorio i suoi legali di fiducia Viscomi e Staiano hanno prodotto documenti e atti che attestano la collaborazione di natura lavorativa.
Su Tallini, Grandi Aracri ha detto di non averlo mai conosciuto personalmente ma di sapere chi fosse in virtù della notorietà politica.
Ragioni ribadite anche al Tribunale della libertà che ha annullato e rimesso in libertà l'avvocato di Crotone.
Si tratta della quarta misura cautelare revocata. A questa di Grande Aracri si aggiunge infatti la revoca degli arresti domiciliari per l'imprenditore lametino Pasquale Barberio (difeso dagli avvocati Pietro Funaro e Giuseppe Fonte,) e l'annullamento e rimessa in libertà per Raffaele Sisca (difeso dagli avvocati Giovanni Nicotera e Ilda Spadafora).
Concesso l’obbligo di dimora in sostituzione degli arresti domiciliari per Maurizio Sabato, difeso dagli avvocato Enzo e Davide De Caro.
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