In 12 hanno chiesto il rito abbreviato. E tra loro anche l’antennista catanzarese Domenico Scozzafava, accusato, tra le altre cose, di partecipazione all'associazione mafiosa e ritenuto uno dei personaggi chiavi dell'inchiesta.
Si è aperto questa mattina, nell’aula bunker di Catanzaro, l’udienza preliminare del processo denominato “Farmabusiness” incentrata sulla cosca Grande Aracri, accusata di reimpiegare i capitali illecitamente accumulati per investirli nel business della distribuzione dei farmaci.
Questa mattina hanno chiesto di essere ammesse quali parti civili la Presidenza del consiglio dei ministri e il Comune di Catanzaro il quale ha scelto di costituirsi solo per alcune posizioni che riguardano coloro che hanno commesso reati violenti a Catanzaro e quindi non nei confronti di Domenico Tallini – accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e di voto di scambio politico mafioso.
Il Comune di Catanzaro aveva scelto infatti di costituirsi parte civile per tutti i reati e, quindi, contro tutti gli imputati, compreso Domenico Tallini. Quando è stata votata in Consiglio comunale la delibera per la costituzione di parte civile i consiglieri Forza Italia non hanno partecipato alla votazione. Alla richiesta di costituzione di parte civile dell'ente si sono opposte le difese di diversi imputati, compreso l'avvocato Enzo Ioppoli che difende Tallini, eccependo il fatto che la maggior parte dei reati non avesse attinenza con il territorio del Comune capoluogo ma con il comune di Cutro che si trova nella provincia di Crotone. Il gup ha quindi ammesso la costituzione di parte civile del Comune di Catanzaro solo per alcune posizioni che riguardano coloro che hanno commesso reati violenti a Catanzaro e quindi non nei confronti di Tallini.
Al momento hanno chiesto il rito abbreviato, Domenico Scozzafava, 40 anni di Catanzaro; Serafina Brugnano, 44 anni di Cutro; Santo Castagnino, 59 anni, Mesoraca; Donato Gallelli, 46 anni, Catanzaro; Elisabetta Grande Aracri, 39 anni di Cutro; Salvatore Grande Aracri, 35 anni di Cutro; Salvatore Grande Aracri, 56 anni di Cutro; Gaetano Le Rose, 49 anni di Cutro; Gaetano Le Rose, 46 anni di Sissa Trecasali; Giuseppina Mauro, detta Maria, 67 anni, Cutro; Salvatore Francesco Romano, 43 anni, Cutro; Domenico Villirillo, 54 anni, Crotone. Restano da giudicare, per un eventuale rinvio a giudizio, Giovanni Abramo, Tommaso Patrizio Aprile, Pasquale Barberio, Giuseppe Ciampà, De Sole Pasquale, De Sole Paolo, Domenico Grande Aracri, Lorenzo Iiritano, Giusepina Mauro, Pancrazio Opirari, Maurizio Sabato, Raffaele Sisca e Domenico Tallini.
Si torna in aula il 3 e 5 novembre.
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