Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, promotore, insieme a 38 sindaci, due deputati, Bruno Bossio del Pd e Alessandro Melicchio del Movimento 5 Stelle, il presidente della Provincia, Iacucci, il consigliere regionale Aieta, della fermata del Frecciargento Sibari-Bolzano alla pronta, moderna e centrale stazione di Torano Lattarico, che grazie alla disponibilità di Trenitalia e Ferrovie, e al deciso impegno della Presidente della Regione, Jole Santelli, sta per essere istituita, risponde alla senatrice grillina Abate che ha contestato questa scelta e la invita “a unirsi a noi in questa comune, importante battaglia per la Sibaritide e la Calabria”.
“Sono sinceramente sorpreso dalla dichiarazione della senatrice a cui ricordo che tra i primi , più impegnati promotori di questa importante iniziativa, c’è il suo bravo collega di partito, l’on Alessandro Melicchio. Ma al di là di questo è sbagliata la sua dichiarazione. Anziché unirsi a noi(come le chiedo di fare) - prosegue Corbelli - in questa battaglia nell’interesse proprio della sua, nostra Sibaritide, esce criticando questa scelta in modo infelice. La fermata del Frecciargento a Torano-Lattarico (a costo zero per lo Stato!) infatti non danneggerà certamente questo treno e la Sibaritide, ma rafforzerà questo collegamento veloce e aiuterà la stessa Sibaritide, perché salverà questo Frecciargento Sibari - Bolzano che altrimenti rischia (se non garantisce un certo numero di passeggeri) di essere addirittura cancellato e che non potrà comunque per sempre essere finanziato dalla Regione, che invece, proprio grazie alla fermata di Torano e quindi al notevole aumento di viaggiatori, risparmierà la ingente somma (1.450.000 euro!) che paga a Trenitalia per questo servizio, afferma Corbelli".
"Ricordo rispettosamente alla senatrice dei 5 Stelle - incalza il leader di Diritti civili - che la stazione di Torano è pronta, moderna, da poco ristrutturata(con 14 milioni di euro di fondi europei!) e centrale: si trova infatti a duecento metri dallo svincolo autostradale, a 11 minuti di macchina dall’Unical , a 12 da Cosenza, a 15 dallo svincolo di Rogliano, , a una ventina di minuti dalla Presila e a pochi minuti dai centri della Valle del Crati e dell’Esaro. Come fa a dire che non serve per garantire la mobilità dell’area urbana di Cosenza? Per la senatrice la fermata di Torano danneggerebbe addirittura questo treno e la Sibaritide? O è invece esattamente il contrario: ovvero che , come ho detto e spiegato prima, rafforzerebbe proprio questo treno e la stessa Sibaritide portando molti più visitatori e turisti in Calabria? Per la senatrice, la fermata di Torano, non va bene, quella di Settimo invece si".
"Premesso che la fermata alla stazione di Torano-Lattarico sarà solo temporanea e non ostacolerà , né cancellerà assolutamente la realizzazione della piattaforma- stazione di Settimo di Montalto, ma lo sa, la senatrice, che la nuova stazione di Settimo (per una spesa prevista, non di 800mila euro, quelli previsti inizialmente, ma di 10 milioni di euro!) dovrebbe sorgere a soli 4 km di distanza da quella di Torano? Cosa cambierebbe allora? Il treno se ferma a Torano - ancora Corbelli alla senatrice - danneggia e addirittura rischia di isolare la Sibaritide, se fermerà invece, quando sarà pronta la nuova stazione di Settimo, 4 km più avanti, no. Per il resto voglio ricordare alla senatrice Abate le mie storiche battaglie che, senza guardare al campanile, ho fatto da Torano e (tra il 2004 e il 2009) dai banchi del Consiglio provinciale di Cosenza, per la Sibaritide, presentando, quale primo firmatario, diversi ordini del giorno per l’istituzione della Provincia della Sibaritide, per la realizzazione dell’aeroporto della Sibaritide e per la metropolitana veloce Sibari-Cosenza. Ma lei, la senatrice, allora non faceva ancora politica, perché il Movimento 5 Stelle non era neppure nato! E io, come ho sempre fatto in tutta la mia vita, non facevo certo scelte di campanile, ma pensavo solo all’interesse della nostra Calabria e in quel caso della meravigliosa Sibaritide”.
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