Festa dei Popoli all'Unical, timida accoglienza e blitz degli studenti contro la guerra in Siria. Crisci: "Atteggiamento Usa inaccettabile" (FOTO e VIDEO)

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images Festa dei Popoli all'Unical, timida accoglienza e blitz degli studenti contro la guerra in Siria. Crisci: "Atteggiamento Usa inaccettabile" (FOTO e VIDEO)
Presentazione della Festa dei Popoli nell'Aula Caldora dell'Unical
  15 ottobre 2019 18:29

di GIORGIA RIZZO

Inizio tiepido per la Festa dei Popoli dell'Unical, storica manifestazione che celebra l'incontro fra le culture nel campus di Arcavacata. 

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Alla presentazione dell'evento, avvenuta questa mattina nell'Aula Caldora, con gli intermezzi musicali di Moussa Ndau, presenti Marcello Fiore, organizzatore dell'iniziativa, e Giulia Fresca, giornalista e ricercatrice, che ha ricordato in apertura, davanti una quindicina di studenti internazionali: "Gli assenti hanno sempre torto" , sottolineando poi il senso della festa, "vedere oltre il colore della pelle l'umanità, questo sentimento deve promuovere l'Università". E ha poi omaggiato Marcello Fiore del premio Gogol per il sorriso, in quanto promotore instancabile della festa dei popoli.

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Fiore è intervenuto dedicando un pensiero a situazioni di conflitto mondiali, con riferimento all'attuale guerra in corso in Siria del nord, e all'Ecuador, dopo le manifestazioni popolari degli ultimi giorni, ricordando la responsabilità che hanno i governi nel creare divisioni. 

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"Sono contento di vedere lo stand dei curdi vicino a quello dei turchi, di vedere l'Ecuador che apre l'esposizione accanto alla Calabria". Ha poi ricordato con emozione l'impegno di una studentessa internazionale a favore dell'evento, ma ammette amarezza per la timida accoglienza e la mancanza di partecipazione di studenti, istituzioni e associazioni, grandi assenti. Infine l'omaggio ricambiato alla giornalista Giulia Fresca, dedicato alla sua costante presenza e impegno a fianco dell'organizzazione.

Accorso poi il rettore uscente Gino Mirocle Crisci che ha dichiarato: "In questi anni abbiamo cercato di sviluppare il rapporto con il nostro territorio e gli enti territoriali e tutto il mondo esterno, perchè l'università diventi la cinghia di trasmissione fra la nostra regione e il resto del mondo. La festa dei popoli rende testimonianza di come siamo riusciti a connetterci a livello internazionale, dal momento che nel nostro campus ci sono 900 studenti internazionali provenienti da 50 paesi diversi".

L'apertura ufficiale della festa e degli stand espositivi che rimarranno fino a domani sera nell'area del quartiere Maisonnettes è poi avvenuta con il taglio del nastro del rettore Crisci, affiancato da Marcello Fiore. 

Durante il taglio il blitz degli studenti in solidarietà ai curdi contro la guerra in Siria che hanno srotolato da sopra l'aula Caldora uno striscione che recita "I popoli in rivolta scrivono la storia".

Gli stessi studenti hanno allestito uno stand del Kurdistan, aggiuntosi all'ultimo minuto vicino alle esposizioni delle altre nazionalità.

Stasera la festa prosegue con il concerto di musica calabrese di Hantura e la cena etnica de La Cascina alla mensa universitaria. 

 

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