Festival d'Autunno, Luca Carboni: "Sono molto affezionato alla Calabria". C'è attesa per la masterclass e per il concerto di domani

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Luca Carboni
  27 settembre 2019 05:15

di CLAUDIA FISCILETTI

Luca Carboni non ha bisogno di presentazioni, è uno dei cantautori italiani più conosciuti e anche più amati. Parlando con lui si ha un pò l’impressione che sia rimasto lo stesso ragazzo che andava in giro con il suo primissimo tour tratto dall’album “…intanto Dustin Hoffman non sbaglia un film”, eppure l’artista bolognese da quel 1984 di strada ne ha fatta e ha saputo fare musica rimanendo sempre sulla cresta dell’onda, rinnovando il suo stile musicale senza mai snaturarsi, confidando sempre nella forza delle parole che compongono i suoi brani. Domani sera si esibirà nella data conclusiva del suo “Sputnik tour”, al Teatro Politeama di Catanzaro, in occasione dell’apertura del Festival d’Autunno. Carboni suonerà dal vivo alcuni dei suoi successi che l’hanno fatto apprezzare dal grande pubblico, come “Mare mare”, “Mi ami davvero”, “Silvia lo sai”, aggiungendo poi i suoi singoli più recenti, estratti dall’ultimo album “Sputnik”, come  “Una grande festa”, “Io non voglio” e “Prima di partire”. Ma le sorprese con Luca Carboni protagonista non finiscono qui; oltre al concerto che aprirà il festival, che vede alla direzione artistica Antonietta Santacroce, sarà possibile assistere ad una masterclass del cantautore che si terrà domani, nel Piccolo del Teatro Politeama, alle ore 18. Un’occasione, per i fans di Carboni e per gli appassionati di musica, per poter ascoltare direttamente dall’artista le storie dietro le sue canzoni e aneddoti sulla sua carriera musicale.

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Carboni, ha 35 anni di carriera alle spalle. E’ stato difficile riuscire a scegliere i brani con cui esibirsi nello “Sputnik tour”, considerata la sua numerosa produzione musicale?

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In realtà il criterio di scelta è molto semplice, in quanto ogni tour è figlio dell’ultimo album che si sta presentando. Ci sono anche quelle scelte in cui si bada di più ai temi o alle sonorità o al tipo di racconto dei brani del passato che si potessero legare bene con questo mondo che volevo raccontare nel nuovo disco. Però è ovvio che in uno stesso concerto non si riesce a far entrare tutte le canzoni più rappresentative di questi 35 anni.

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Se Luca Carboni potesse tornare indietro, agli inizi della sua carriera musicale, vorrebbe cambiare qualcosa?

E’ una cosa a cui non ho mai pensato. Devo dire che, a questo punto della mia carriera, non perderei tempo a cambiare le cose del passato ma cercherei di metterei energia su cosa fare di meglio nel futuro. In fin dei conti, sinceramente, le cose sono andate anche bene.

Nei suoi testi affronta temi sociali ed è sempre stato impegnato nel sociale, più recentemente si è impegnato nella campagna di Bayer per la prevenzione delle patologie cardiovascolari.

Si, è una collaborazione nata l’anno scorso, quando ho fatto una versione molto toccante de “Il mio cuore fa ciock!”, cantata con persone che hanno avuto ictus ed infarti. Quest’anno, però, abbiamo deciso di portare l’idea su un altro livello, scegliendo medici che si dedicano anche alla musica e che suonano degli strumenti, formando quindi una band temporanea. Insieme abbiamo realizzato una canzone che è ancora una sorpresa, ma si saprà presto, nel mese di ottobre.

Non è la prima volta che fa un concerto in Calabria anzi, in ogni suo tour c’è sempre stata una data in questa regione. Cosa pensa di questa terra?

Sono molto affezionato alla Calabria, dal momento che molti miei amici sono calabresi. Alcune amicizie sono anche di lunga data, siccome molti di loro sono venuti a Bologna per frequentare l’università. Tra queste amicizie alcune sono tornate in Calabria, altre sono rimaste a Bologna, ma in qualsiasi caso mi fa piacere rimanere in contatto con loro. A Catanzaro, in particolare, mancavo da un pò di tempo, l’ultimo concerto che ho fatto è stato nel 2007, quindi sono molto contento di poter ripetere questa esperienza al Teatro Politeama.

La data a Catanzaro segna la conclusione dello “Sputnik tour”. Dopo si riposerà o si rimetterà subito a lavoro?

Penso che mi riposerò un po', almeno fino al giorno del mio compleanno (il 12 ottobre), ma ci sono molti progetti in cantiere. Ad esempio, a novembre sarò al Lucca Comics, dove esporrò per la prima volta i miei quadri. E’ stato un invito nato proprio dopo che hanno visto la copertina di “Sputnik”, disegnata da me. Sono contento di prendervi parte e di mettere in risalto quest’altra parte della mia vita, che è la pittura e il disegno. Dopo comincerò a pensare a nuove idee. Non mi fermo, questo è certo, ma mi metterò a caccia di nuova ispirazione.

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