Film Commission Calabria esclude la sua serie tv dai fondi e la regista Metri chiede l’accesso agli atti

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Manuela Metri
  17 dicembre 2019 16:56

di MASSIMO PINNA
Calabria Film Commission, i dubbi e la richiesta di accesso agli atti di Manuela Metri, regista e produttrice calabrese della serie tv “S.P.S. Sorelle Per Scelta”.

Dubbi che investono questioni di metodo e di merito.

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“Intanto in tre anni, su trenta progetti finanziati solo cinque sono progetti approvati con a capo una donna. E qui si parla di metodo e delle pari, meglio dire impari, opportunità tra donne e uomini. La produzione - afferma Manuela Metri - ha presentato oggi richiesta ufficiale di accesso agli atti e criteri di valutazione, che  hanno penalizzato in maniera sconcertante le richieste con registe donne, in tre anni su trenta progetti finanziati solo cinque progetti approvati con a capo una donna”. E poi, nel merito, la Metri pone l’attenzione su un caso che la riguarda in prima persona. Si tratta della vicenda legata ad una produzione, peraltro di successo.  

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La Calabria Film Commission (LEGGI QUI) boccia la serie tv “S.P.S. Sorelle Per Scelta” con un cast tecnico ed artistico di chiara fama, che va dal premio Oscar Blasco Giurato (direttore della fotografia per Nuovo Cinema Paradiso di Tornatore) al vincitore del David di Donatello Raimondo Crociani, storico montatore dei film di Ettore Scola, Sordi, Steno, alle attrici del calibro e popolarità di Marisa Laurito, Fioretta Mari,  Fiordaliso, Linda Batista, e tra gli attori Edmund Budina, Franco Neri, Andy Luotto e la regista/produttrice calabrese, Manuela Metri, premiata anche come eccellenza Calabrese nel mondo. Una miniserie tv che, grazie al contributo di una produzione americana, ha già investito molti soldi sul territorio calabrese, tra location, vitto, alloggio, maestranze, servizi e giovani talenti Calabresi, residenti in Calabria. Una coproduzione, Italo Americana che per la parte italiana fa capo al produttore /distributore Angelo Bassi della Meditterranea productions. La produzione ha sostenuto, a proprie spese, giovani neolaureati del Dams di Cosenza impiegandoli sul set nei vari reparti e formandoli ai mestieri del cinema, ha scelto e coinvolto a 360 gradi vari paesi della costa Jonica, da Cariati a Mirto, Mandatoriccio, PietraPaola e Rossano per il suo Codex (parte importantissima della sceneggiatura). Location difficili e costose da raggiungere e non attrezzate. “Grazie alla popolarità del cast tra noti professionisti e giovani emergenti, la regione Calabria ha già avuto grande visibilità  - aggiunge - sui media nazionali”. La mini-serie di sei puntate, con potenziale per una lunga serialità, è ambientata in Calabria, promuove il suo territorio, servizi e prodotti locali all'interno della storia.

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“L'incredibile disponibilità,costante sostegno, senso di ospitalità  e riconoscenza dimostrataci nelle settimane in cui la produzione ha vissuto sulla meravigliosa costa Calabra, cozza terribilmente  - dichiara Manuela Metri - con la scelta del direttivo nominato dal presidente della giunta regionale Mario Oliverio della Film Commission, Citrigno, Gallo etc. I risultati della graduatoria ufficiale pubblicati il giorno  9 dicembre /19 sul sito della Calabria Film Commission, confermano che la produzione è ammessa ai finanziamenti in quanto in possesso di tutti i requisiti richiesti dal bando, ma si decide – ecco il punto - senza darne motivazione alcuna, di non ospitare ed includere tra i progetti finanziati con i fondi della Film Commission Calabria, la serie Tv”. Una serie tv che è stata invitata, il giorno 6 novembre/19, a presentare il trailer agli Emmy Tv Academy Award di New York dove importanti personaggi dell’industry americana hanno applaudito ed apprezzato il progetto presentato così come i prodotti calabresi, serviti durante l'evento”.

Ecco perché, “la produzione ha presentato oggi richiesta ufficiale di accesso agli atti e criteri di valutazione, che ad oggi hanno penalizzato in maniera sconcertante le richieste con registe donne, in tre anni su trenta progetti finanziati solo cinque progetti – conclude -  approvati con a capo una donna”.

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