di MASSIMO PINNA
Finalmente. Dopo circa un anno e mezzo di alterne vicende, il settore funerario calabrese ha finalmente raggiunto il risultato tanto atteso. Il progetto di legge 439/10 è diventato legge.
Approvato ieri dal consiglio regionale dopo alcuni rinvii. Che avevano provocato forti proteste come la pacifica quanto clamorosa sfilata dei carri funebri lo scorso 30 ottobre fin sotto la sede del consiglio regionale. Anche ieri l’Astronave ha visto la presenza di tantissimi impresari del settore provenienti da tutta la Calabria, che hanno stazionato davanti all’Astronave fino a tardi, per la tanto attesa fumata bianca. Che è infine arrivata.
La Cosfit, del presidente Rocco Caliò, a nome di tutte le imprese del settore “ringrazia tutto il consiglio regionale per aver regolarizzato, con l’approvazione del testo in aula, la nostra attività, ridando dignità e civiltà per un settore importante e delicato della vita sociale dei calabresi”. Fino al giugno 2018, con l’approvazione della prima legge funeraria, la n. 22, poi abrogata a maggio 2019, il settore è stato regolato da un decreto del Presidente della Repubblica, il 285 del 1990. Un’era fa, insomma.
Il settore necessitava di una regolamentazione regionale, ed anche in Calabria, come avvenuto nelle altre regioni, con questa legge si sana un vulnus, meglio una mancanza di norme, non più tollerabile.
“Un grazie – continua Caliò – va al relatore Mirabello, al proponente Giudiceandrea, alla maggioranza che ha ascoltato le nostre richieste, alla minoranza che ha dato atto della necessità di questa legge e ai presidenti, della giunta Oliverio, e del consiglio, Irto”.
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