Fiorita: "Sul porto gestione approssimativa: ecco le nostre proposte. Ricandidato? Sì, se ci sono le condizioni"

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images Fiorita: "Sul porto gestione approssimativa: ecco le nostre proposte. Ricandidato? Sì, se ci sono le condizioni"
Nicola Fiorita
  13 maggio 2021 21:10

"Sono indignato dalle dichiarazioni del sindaco Abramo sul porto. Penso che questa vicenda sia paradigmatica di come sia stata malgovernata questa città e di come Catanzaro trasformi delle risorse in dei problemi. I cittadini devono sapere come stanno le cose. Il sindaco Abramo governa questa città da 18 anni. Basta con il gioco delle tre carte". Così il leader di Cambiavento Nicola Fiorita nel corso di un'intervista rilasciata a La Nuova Calabria, rispondendo al primo cittadino sulla vicenda del porto di Catanzaro (LEGGI QUI). "Questo finanziamento è nella disponibilità da circa 10 anni. Avrà ragione Abramo quando dice che questi soldi non  li perderemo ma resta il fatto che stiamo perdendo anni e la possibilità di trasformare Catanzaro in una città del mare. Ho l'impressione che questa amministrazione abbia una visione ludico-sportiva del porto dove fare una regata o ospitare soltanto il MGFF, che non può essere l'unica cosa che si fa nel porto". "Sul porto - ha proseguito Fiorita ci sono tre grandi problemi: la gestione attuale, i pontili e il progetto del completamento. Punto primo: la gestione attuale è vergognosa, come cittadino mi vergogno che possa arrivare una barca di un turista e trovare la totale anarchia. Credo siamo l'unico porto d'Italia senza servizi igienici. Non c'è nessun piano dei rifiuti: è vero che la Capitaneria è indietro ma il comune non fa nulla. L'accesso non è regolamentato ed è stata messa una sbarra che non funziona. La situazione in cui devono lavorare i pescatori è incredibile. Ogni volta che ci sono mareggiate si devono spostare, la macchina del ghiaccio è andata a Roccella (c'erano 65 mila di risorse Flag) e la vendita del pesce non è regolamentata. Fino a quando non avremo il completamento del porto questa è la situazione, serve un piano per la transitorietà".

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Capitolo pontili con la novità di oggi, cioè l'ordinanza del gip che ha confermato il sequestro ma comunque autorizzato lo smontaggio e la rimozione (LEGGI QUI). "E' una situazione ingarbugliata nella quale si vedono i difetti di questo modo di amministrare la città. Lascio da parte la questione delle nuove concessioni. Dopo l'ordinanza del gip parte un angosciante conto alla rovescia perché Navylos dovrà smontare rapidamente i pontili. In assenza di soluzione da parte del Comune, il rischio enorme è che fra un mese - nel pieno della stagione estiva-, Catanzaro si trovi senza il suo porto. Come Cambiavento avevamo chiesto la convocazione di una commissione ad hoc, la integreremo con la richiesta che siano ascoltate le associazioni. Il Comune deve dire se ha una soluzione, in ogni caso deve essere sentito il custode giudiziale. I pontili rimangono sotto sequestro". Sulla questione del progetto di completamento da 20 milioni di euro. "Nel 2019, quando Abramo fece la conferenza stampa, dissi che bisognava accelerare per la VIA (valutazione d'impatto ambientale), affinché la Regione mantenesse la competenza senza farla andare allo Stato. Cioè la cosa che dice oggi il sindaco, ma all'epoca non fu fatto. Sono passati due anni e siamo ancora in attesa della VIA. Adesso il progetto del Comune è andato incontro alle osservazioni del ministero. Se le guardiamo capiamo quanto sia stato approssimativo quel progetto: manca lo studio su come dovrà cambiare la viabilità, su che impatto ci sarà sulla salute dei cittadini, su come verrà compiuto il ripascimento. Quel discreto progetto non guarda come cambierà la città. Non sono considerati 9 mila metri di area demaniale dietro il porto. Questo purtroppo non avverrà a breve".

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"Ricandidatura? Se ci saranno le condizioni sì. L'esperienza di quattro anni fa è stata diversa, nasceva dalla mancanza di un'alternativa ad un sistema di governo. Penso sia servita a dare una scossa e fiducia alla città. E' chiaro che oggi è diverso e bisogna costruire le condizioni per governarla. E sulla scelta delle dimissioni alla luce della richiesta di archiviazione per Gettonopoli. "Lo rifarei mille e mille volte. Non era una scelta facile, molto sofferta. La politica deve dare il buon esempio, applico a me un codice rigoroso. Quel Consiglio comunale lì era finito in quel momento. L'Abramo IV non è mai partito veramente, ha sempre faticato. Sarebbe stato un bene si fosse andati ad elezioni. Poi sono ripartito fuori dal Consiglio per costruire un'opposizione seria e rigorosa". "Cambiavento resterà con un'impostazione plurale, civica e larga". E sugli avversari: "Se ci fosse un centrodestra rinnovato sarebbe un bene per la città. Uno dei grandi limiti di questi venti anni è quello di non aver costruito una classe dirigente all'altezza. Il mio timore è che se il dopo-Abramo seguirà i binari tracciati negli ultimi anni sarà peggio. Anche se lo critico riconosco ad Abramo le qualità del pragmatismo e del lavoro, qualità che non vedo in suoi possibili eredi".  

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