di TERESA ALOI
Droga, tanta. Fiumi di erba e cocaina che venivano immessi sul mercato secondo regole ben precise.
L’operazione, condotta dalla Squadra Mobile di Catanzaro e dal Commissariato di Lamezia Terme, con il supporto di equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine e di unità cinofile, mostra un quadro chiaro cristallizzato da una mole di intercettazioni che non lasciano spazio ad alcuna interpretazione e conta 99 indagati e 23 destinatari di una misura ( 6 in carcere, uno di arresti domiciliari, 15 di obbligo di dimora e uno di obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria”) .
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Conversazioni da cui emerge il grado di purezza della sostanza stupefacente, che poteva essere tagliata per ricavarne altre dosi, dove c'è chi controlla le caratteristiche della droga appena acquistata e fanno riferimento al fiore (per la marijuana) e al colore e al sapore (bianca e non gialla, non plasticosa), nonché alla consistenza (già squagliata) della cocaina. Ma anche conversazioni durante le quali si evincono errori nelle operazioni di mescolamento a qualche sostanza da taglio, avvenuto prima dell’approvvigionamento, tanto da far diventare la cocaina di colore giallo. O, in un altro caso, arancione.
Errori commessi durante le fasi di “taglio”, e le "confessioni" di chi aveva tagliato la sostanza stupefacente, "aggiungendo alla stessa una bustina di Aulin all’arancia" tanto da prendersi rimproveri:
E poi l“erba … non eccezionale, però” . E i soldi. tanti. Insie a quelli che venivano consegnati in ritardo.
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