"Il sindaco Giuseppe Falcomatà, commentando i fatti di cronaca legati alle odierne vicende relative alla società partecipata del Comune di Reggio Calabria (Leggi qui, ndr), ha dichiarato che le attuali problematiche cittadine sarebbero imputabili alle precedenti amministrazioni, tra le quali quella del dottore Scopelliti. Sul punto, lo stesso dottore Scopelliti intende precisare come la decisione di permettere la nomina dell'amministratore delegato delle società partecipate ai soci di minoranza, condotta questa contestata al dottore Scopelliti nell'ambito del procedimento penale di cui si discute, sia stata decisa e votata in Consiglio comunale già nell'anno 2001, proprio durante la sindacatura del professore Italo Falcomatà, su proposta dell'allora assessore, avvocato Demetrio Naccari Carlizzi". Lo afferma, in una nota, l'avvocato Aldo Labate, difensore dell'ex sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Scopelliti, indagato nell'inchiesta sulle società Multiservizi, partecipata del Comune, e Gst che ha portato all'arresto di otto imprenditori.
Secondo l'avvocato Labate, che fa riferimento ad una specifica delibera del Consiglio comunale, la numero 1 del 12 gennaio 2001, "è evidente, come il dottore Scopelliti avrà modo di spiegare dinnanzi all'Autorità giudiziaria, che la decisione di sottoscrivere i patti parasociali in siffatta maniera, non soltanto per la Multiservizi ma anche per tutte le altre società partecipate, sia derivata da un indirizzo politico deciso dall'Amministrazione precedente che la successiva si è limitata a mettere in atto".
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