"Le dimissioni della Commissaria Straordinaria dell’ASP di Cosenza dott.ssa Daniela Saitta, sono l’ennesimo, bruciante colpo alla credibilità di un’Azienda che, solo in questi ultimi dodici mesi, ha dovuto subire almeno 7/8 cambi al vertice". E' quanto si legge in una nota stampa congiunta a firma di Alessandra Baldari Segretaria Generale FP CGIL Calabria, Teodora Gagliardi Segretaria Generale FP CGIL Cosenza e Vincenzo Casciaro Segretario Generale FP CGIL Pollino - Sibaritide - Tirreno.
"Ormai non se ne può più! - prosegue - La Sanità Pubblica della più grande Provincia Calabrese, non deve ulteriormente essere mortificata e privata di una guida vera, forte, autorevole, che sappia confrontarsi con le parti sociali e che abbia il coraggio di assumersi le responsabilità derivanti dal proprio ruolo. Se ce ne fosse stato di ulteriore bisogno, queste dimissioni sono la prova di ciò che la FP CGIL sta dicendo da mesi, e cioè che il cosiddetto “decreto Calabria” non solo non ha risolto alcun problema per la Sanità calabrese, ma ha finito con il penalizzarla, poiché l’ha ulteriormente imbrigliata e ingessata, rinviando addirittura le nomine commissariali aziendali a un farraginoso procedimento di rimpallo tra Ministero competente, Regione Calabria e Commissario Regionale ad acta".
"Troppi i problemi - si legge ancora - che questa ASP non riesce più ad affrontareda mesi: carenze di Personale, organizzazione degli Uffici, fabbisogno, riqualificazione dei Dipendenti, Precariato, contrattazione decentrata; ma anche erogazione dei servizi, offerta sanitaria, mantenimento dei livelli essenziali di assistenza. Per affrontare tutti questi argomenti, c’è bisogno di un confronto serio, aperto, responsabile, con le parti sociali; e c’è bisogno che l’Assemblea dei Sindaci riprenda il suo cammino di elaborazione e di programmazione sanitaria territoriale. Sono le stesse cose che la FP CGIL a tutti i livelli sta chiedendo da mesi, non riuscendo però ad intraprendere una interlocuzione seria e continuativa, poiché da un anno manca, di fatto, il massimo rappresentante istituzionale dell’ASP".
"Viviamo, nella Sanità pubblica cosentina, - conclude la nota dei sindacati - una sorta di anarchia che ha mandato in frantumi non solo la programmazione sanitaria, ma finanche la gestione ordinaria, che arranca fra la mancanza di strategie e la buona volontà dei tanti Dipendenti che nonostante tutto continuano a fare il loro dovere. Un martirio senza fine, che la FP CGIL vuole combattere, per riportare l’ASP di Cosenza ad occupare un ruolo fondamentale nel contesto regionale e nazionale, e per tornare a un confronto aperto e leale che serve tanto all’Azienda, quanto a tutto il Personale e alla Collettività".
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