“Frascineto ha scritto una bella pagina di storia. Il presidente Meta ha scelto la nostra comunità come segno di amicizia, che si rinsalda. Per la comunità di Frascineto, è stata una giornata storica, che rimarrà negli annali e tramandata alla generazioni future”.
Lo ha affermato il sindaco Angelo Catapano, il quale, unitamente ai componenti della giunta municipale e del consiglio comunale, ha conferito al Presidente della Repubblica dell’Albania, Ilir Meta, la prima edizione del premio “Giorgio Castriota Scandeberg”, destinato a personalità che, in età contemporanea, nell’ambito della propria attività culturale, scientifica, accademica, artistica, imprenditoriale, personale, professionale in seno ad amministrazioni, enti pubblici o privati, e comunque in qualsivoglia settore del cimento umano e civile, si siano distinte nell’ambito della crescita culturale, del progresso territoriale e sociale, della concretizzazione degli ideali di pace, libertà e democrazia.
Il premio, a cadenza annuale, è stato intitolato a Giorgio Castriota Scanderbeg, eroe panalbanese, personalità di spicco nel panorama culturale e di pace del XV secolo, figura riconosciuta quale simbolo tra i maggiori e condivisi della etnia italo-albanese. Il premio è consistito in una rosetta (spilla di onorificenza), realizzata in oro dal Maestro orafo Simone Gioia di Frascineto, raffigurante, sulla destra, il profilo di Giorgio Castriota Scanderbeg, cui si interseca, sulla sinistra, una sezione dell’aquila bicipite rappresentata sulla bandiera albanese.
La cerimonia, coordianata dalla delegata per la cultura, Caterina Adduci, è avvenuta nel corso della visita del presidente Meta nel comune arbereshe, a cui hanno preso parte tra gli altri, il prefetto di Cosenza, Vittoria Ciaramella, il presidente della provincia, Rosaria Succurro, l’assessore regionale, Gianaluca Gallo, il presidente del parco del pollino, Domenico Pappaterra, i sindaci delle comunità albanese, le massime autorità civili, militari e religiose. Il presidente Meta, ha avuto modo di prendere parte alle Valleje, il giorno della rappresentazione folklorica della propria identità linguistica e culturale. È qui che per un giorno all’anno gli arbëreshë d’Italia si ritrovano, nel paese delle Vallje, nel paese dei colori d’Arbëria. In questi giorni sembra che la terra abbia cambiato d’abito e la primavera versato i colori sui costumi delle donne.
Donne che, si tengono tra loro tramite un fazzoletto e predisposte a ferro di cavallo alle cui estremità si trovano due o tre uomini detti “caporali”, girano tra le vie del paese intonando canti in lingua albanese che richiamano rapsodie e rievocano la vittoria dell’eroe nazionale albanese Scanderbeg sui Turchi. E’ quasi come se Frascineto ed Eianina in quei giorni si svegliassero in un altro tempo, in altro luogo: i colori del costume tradizionale femminile sono stupendi, ricchi d’oro, impregnati di passato e storia, colmi di ricordi e gioia, indossati con grazia dalle donne del paese, che rammentano la grazia e l’eleganza delle donne del tempo andato. Nell’ambito del momento istituzionale, Agostino Giordano, studioso di linguistica albanese, è stato insignito dal Presidente Meta, dell’onorificenza di cavaliere dell’ordine di Scanderbeg.
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736