Fratelli del Vibonese uccisi in Sardegna. Oggi in aula l’ultima arringa delle parti civili. L'omaggio della famiglia sul luogo del delitto

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images Fratelli del Vibonese uccisi in Sardegna. Oggi in aula l’ultima arringa delle parti civili. L'omaggio della famiglia sul luogo del delitto

  22 giugno 2021 19:49

di TERESA ALOI

Anche questa volta il primo pensiero è stato per  Davide e Massimo Mirabello, di 40 e 35 anni, i due fratelli originari di San Gregorio d'Ippona uccisi in Sardegna a febbraio 2020. 

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Le sorelle, accompagnate da uno dei loro legali, Gianfranco Piscitelli hanno deciso di recarsi per l'ultima volta sul luogo in cui Massimiliano e Davide sono stati trucidati barbaramente e lì, proprio in prossimità delle chiazze di sangue rinvenute sull'asfalto, hanno deposto due piantine: una delle due è un 'peperoncino calabrese'". 

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Prosegue a Cagliari, il processo a carico di Joselito e Michael Marras, padre e figlio di 53 e 28 anni,  per i quali il pm  Gaetano Porcu ha chiesto la pena di 20 anni  e per  Stefano Mura (la richiesta per lui 2 anni e 8 mesi di reclusione).  

Questa mattina avrebbero dovuto parlare i loro difensori, ma l’arringa è slittata al prossimo 13 luglio:  l’avvocato del giovane Marras, Maria Grazia Monni, è stata ricoverata d’urgenza. 

LEGGI ANCHE QUI. Fratelli del Vibonese uccisi in Sardegna: il pm chiede 20 anni per l'allevatore e il figlio

 E così oggi hanno chiuso le parti civili, mentre i difensori  di Mura, Gianfranco Trullu e Doriana Perra, hanno chiesto l'assoluzione del loro cliente per insussistenza del fatto. La sentenza potrebbe essere pronunciata il 20 luglio.

 

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