Fratelli del Vibonese uccisi in Sardegna: il pm chiede 20 anni per l'allevatore e il figlio

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Due anni e 8 mesi per Stefano Mura accusato di favoreggiamento

  15 giugno 2021 14:48

Vent'anni di reclusione per Joselito e Michael Marras accusati di duplice omicidio volontario ed occultamento dei cadaveri dei due fratelli originari di San Gregorio d'Ippona, nel  Vibonese,  Davide e Massimo Mirabello, di 40 e 35 anni uccisi in Sardegna,  e 2 anni e 8 mesi di reclusione per  Stefano Mura.

Sono queste le richieste avanzate stamattina dal pm, Gaetano Porcu, davanti al gup di Cagliari, Giorgio Altieri.
 
Subito dopo hanno parlato i difensori delle parti civile ammesse -  per i familiari gli avvocati Gianfrancesco Piscitelli, Salvatore Sorbilli - per l'associazione Penelope ha parlato l'avvocato Antonello Spada. Il 22 sarà il turno dell'ultimo difensore di parte civile, l'avvocato Alessandrini. Poi spetterà ai legali degli imputati.  La sentenza è attesa per il 13 luglio. 
 
Tutti e tre gli imputati, infatti, hanno scelto il rito abbreviato. Omicidio volontario in concorso e occultamento di cadavere , l'accusa contestata   all'allevatore di Dolianova  e al figlio Michael. favoreggiamento per Mura. All'origine di tutto, vecchi attriti tra i Marras e i Mirabello legati al pascolo del gregge. Prima litigi, poi accuse sull'uccisione di un cane, l'incendio di una Ape Piaggio e di un capanno e, infine, un' aggressione ai danni di Michael Marras. 

Fino a febbraio del 2020 quando Davide e Massimiliano  Mirabello  escono da casa e non  non rientreranno più. Giorni di ricerche: notte e giorno.  I loro corpi verranno ritrovati  nelle campagne di Dolianova  poco meno di due mesi dopo la loro scomparsa, il 3 aprile,  nascosti nella fitta vegetazione della zona, poco lontano da una strada che si ricongiunge con quella dove fu ritrovata, incendiata, la loro auto. 

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L'autopsia "parlò" chiaramente  confermando che Davide morì a causa di una fucilata, mentre il fratello avrebbe subito una frattura del cranio, con una conseguente emorragia che gli avrebbe fatto perdere i sensi.  

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