Fermata Frecciargento Sibari-Bolzano alla stazione di Torano. Aumenta la squadra dei sindaci favorevoli: sono 23. Più Presidente Provincia e due parlamentari (5 Stelle e Pd). Aderiscono a iniziativa Diritti Civili e chiedono immediata istituzione di questa fermata strategica che interessa oltre 300mila persone di 60 comuni dell’area urbana di Cosenza, della Presila, del Savuto, della Valle del Crati e dell’Esaro”. Il presidente Corbelli: “Cosa si aspetta a istituirla subito, senza perdere altro tempo? Questo treno darà un aiuto concreto all’economia di tutti questi territori”.
Continuano le adesioni dei sindaci e di altre importanti figure istituzionali. Sono arrivate a 27 le adesioni di sindaci, parlamentari, Presidente di Provincia e un ex consigliere regionale. Sono esattamente ad oggi 23 sindaci (ieri l’adesione del sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, e questa mattina quelle dei primi cittadini di Cerisano, Di Gioia, e Marano Principato, Pulice), il Presidente della Provincia di Cosenza, Franco Iacucci, due parlamentari, Alessandro Melicchio dei 5 Stelle e Enza Bruno Bossio del Pd, e un ex consigliere regionale e leader di Italia del Meridione, Orlandino Greco, che hanno aderito all’iniziativa del leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, e hanno chiesto l’immediata istituzione di questa fermata strategica (che ha costo zero per lo Stato!) che interessa oltre 300mila persone di 60 comuni dell’area urbana di Cosenza, della Presila, del Savuto, della Valle del Crati e dell’Esaro. Questi i 22 sindaci: Mario Occhiuto (Cosenza), Giovanni Greco (Castrolibero), Giuseppe Belcastro (San Giovanni in Fiore), Giovanni Altomare (Rogliano), Salvatore Magarò (Castiglione Cosentino), Francesco Lo Giudice (Bisignano), Umberto Federico (Luzzi), Lucio Franco Raimondo (Torano Castello), Antonella Blandi (Lattarico), Paolo Calabrese (San Martino di Finita) Ferruccio Mariani (Mongrassano), Pino Capalbo (Acri), Virginia Mariotti (San Marco Argentano), Paolo Calabrese ( San Martino di Finita), Giuseppe Rizzo (Cerzeto) Gioberto Filice (Cervicati), Roberto Ameruso (Tarsia), Daniele Atanasio Sisca (Santa Sofia D’Epiro), Vincenzo De Marco (San Sosti), Romeo Basile ( Mottafollone). E le ultime due adesioni di oggi, dei sindaci di Cerisano, Lucio Di Gioia, e di Marano Principato, Luigi Pulice.
Corbelli esprime “grande soddisfazione, ringrazia tutti i sindaci, il presidente Iacucci, i deputati Melicchio e Bruno Bossio, che sono già intervenuti presso Trenitalia, e l’ex consigliere regionale, Greco, per aver subito aderito a questa comune, importante battaglia per il rilancio, grazie a questa fermata del treno veloce alla stazione di Torano,, di una vasta area della nostra regione, quasi metà provincia di Cosenza, che va da San Giovanni in Fiore a Rogliano, dall’area urbana di Cosenza ai comuni della Valle del Crati e dell’Esaro” e si chiede “cosa si aspetta a istituire immediatamente questa fermata”. “Abbiamo già sprecato otto mesi, perché Diritti Civili ha iniziato a chiedere e sollecitare continuamente l’istituzione di questa fermata già a partire da metà settembre, subito dopo l’inizio dei collegamenti del Frecciargento Sibari-Bolzano, afferma Corbelli. Non bisogna perdere più tempo perché la stagione estiva è alle porte e questo treno veloce è una grande opportunità che bisogna subito sfruttare con la fermata alla moderna e, da poco, ristrutturata(con 14 milioni di fondi europei!) stazione di Torano che, ricordo, si trova a duecento metri dallo svincolo autostradale e dista solo 10 minuti di macchina da Cosenza, 15 minuti dallo svincolo di Rogliano e 20 minuti da Acri. Una collocazione ideale che permetterebbe, ad una utenza di oltre 300mila persone di oltre 60 comuni (oggi invece completamente tagliati fuori da questo collegamento veloce con Roma, Firenze e il Nord), di usufruirne con tutti i vantaggi e benefici che questo comporta, anche per il rilancio turistico di tutti questi paesi, piccoli borghi e città. Questo treno porterà infatti anche tanti turisti in questi nostri comuni. Soprattutto in questo momento post pandemia. Darà un aiuto concreto all’economia di questi territori. Sarebbe, per questo, folle e irresponsabile non cogliere subito questa straordinaria occasione”.
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