Furti di opere d'arte, recuperati dipinti e statue per oltre 1 milione di euro

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images Furti di opere d'arte, recuperati dipinti e statue per oltre 1 milione di euro

Restituiti ai proprietari sette beni d’arte, tra dipinti e statue bronzee, proventi di furti perpetrati tra il 1979 e il 2017 sul territorio nazionale.

  19 gennaio 2023 15:46

I carabinieri della Tutela del patrimonio culturale, diretti dal generale di brigata Vincenzo Molinese, hanno restituito stamane ai legittimi proprietari, nel corso di una iniziativa svoltasi alla scuola allievi carabinieri ‘Fava e Garofalo’ di Reggio Calabria, sette opere d’arte, quattro dipinti a olio su tela e tre statuette bronzee, sottratte tra il 1979 e il 2017. “Un risultato operativo di valore eccezionale – ha detto Molinese nel suo intervento – importante per l’Italia e per questa regione. Quando si parla di opere d’arte – ha affermato l’alto ufficiale - si parla ovviamente di un patrimonio legato alla storia dell’umanità».

Le opere recuperate che – secondo una stima – hanno un valore di oltre un milione di euro, sono state rubate nel Lazio, nelle Marche, in Piemonte e in Emilia Romagna, come scoperto  con l’operazione “Antiques” dell’ottobre del 2019, sfociata nell’arresto di sette persone – di cui cinque in Calabria - e 35 denunce, eseguita dal Nucleo Carabinieri T.P.C. di Cosenza, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, e con propaggini criminali in Campania e Lombardia. L’organizzazione, infatti, ricettava le opere d’arte rubate anche in Calabria, con la complicità di antiquari e operatori del settore.

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Il lavoro investigativo dei Carabinieri ha permesso, inoltre, di collegare le opere d’arte sequestrate nel corso dell’operazione, in maniera inequivocabile, a quelle sottratte dalle abitazioni di privati cittadini, ai quali, a distanza di anni, sono state restituite.

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Si tratta di un grande dipinto del Settecento di autore ignoto, una “Natura morta con fiori e frutti”, rubato nel 2001 nel Cuneese; un dipinto, del Seicento di autore ignoto, che riproduce una “Madonna con Bambino”, rubato nel 2014 nelle Marche; un dipinto del Seicento di autore ignoto, raffigurante “Il filosofo”, trafugato a Bologna nel 2016; un dipinto del Seicento di autore ignoto, ritraente la “Sacra Famiglia con San Giovannino”, asportato a Bologna nel 2017, tutti a olio su tela. Ed ancora: due repliche in bronzo di “Gazzelle”, di autore ignoto, simili a quelle presenti nel Parco Archeologico di Ercolano, rubate nel 1979 ad Anzio, e un “Fauno danzante” in bronzo, di autore ignoto, rubato nel 1998 nell’Astigiano. “E’ un mercato ricchissimo, non quantificabile – ha sottolineato il gen. Molinese - un mercato che non ha confini, e le opere d’arte italiane sono le più apprezzate nel mondo. E non c’è mai la possibilità di monetizzare quanto un’opera possa valere. Un mercato, dunque, che può fruttare molto alle organizzazioni criminali”.

Giovanni Bombardieri, Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, ha evidenziato come “la cultura sia identità, appartenenza a un territorio e crescita nella consapevolezza del valore della legalità. Oggi - ha detto -  si conclude un’operazione molto importante, un'indagine di particolare delicatezza perché ha avuto come obiettivo il recupero di una parte dell’immenso patrimonio culturale del nostro Paese, finita in mani sbagliate, che premia la costanza di un lungo e impegnativo lavoro investigativo”.

 

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