Fusione ospedali Catanzaro, il dott. Levato: "Pugliese mortificato da occulti accordi"

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Dottore Luciano Levato
  14 aprile 2022 12:37

"In riferimento al costituito Comitato in Difesa dei malati e delle professionalità dell’Ospedale Pugliese Ciaccio promosso e condiviso da una pluralità di stimate professionalità ed Operatori Sanitari della stessa Azienda, mi permetto di condividere l’intento dell’Avvocato Talerico che da tempo si occupa di sanità e di questioni legate al diritto della salute, il quale in più occasioni ha sottolineato l’importanza della integrazione tra i due hub (Ospedaliero e Policlinico). Ritengo che l’integrazione è un processo che verrà apprezzato, specialmente da chi è ancora “in trincea”, quotidianamente impegnato, insieme a tutto il personale in servizio, nella battaglia contro la sofferenza, dei tanti malati che da tutta la zona centrale della Calabria, ed anche dalle altre provincie, da sempre  afferiscono al suddetto Hub nosocomiale".  Si legge in una nota del dottore Luciano Levato  (già Primario f.f. Ematologia – Ospedale Pugliese-Ciaccio).

"Non si tratta di polemiche, - prosegue - bensì di un importante argomento di discussione e di impegno programmatico che risale nel tempo, e che semmai oggi trova meccanismo di amplificazione nella nostra Città, capoluogo di Regione, in prossimità dell'impegno relativo alla elezione del Sindaco,  primo custode della Salute dei suoi cittadini. Che la Sanità sia poi Bene Comune da salvaguardare è la Costituzione che lo indica, e ciò sicuramente a prescindere da appartenenze. Del resto, in questa strana campagna elettorale, non ci sembra ci sia qualcuno che possa insegnare, in tal senso,  purezza  e coerenza di schieramento. Parlare, oggi, del problema della Sanità a Catanzaro non è un meccanismo per recuperare voti,  piuttosto è un argomento da mettere necessariamente sul tavolo di una discussione politica e programmatica. Quindi tacciare l’introduzione di un tema così importante come mera speculazione elettorale, appare questo si polemico".

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"Siamo anche noi estremamente convinti della necessità di una integrazione fra le due aziende ospedaliera ed universitaria. Anzi questa forse andava fatta già da tempo. Il dualismo, - si legge ancora - noi reputiamo creato ad arte nel tempo, fra Sanità Ospedaliera e Mondo Accademico Universitario catanzarese, è ereditato da anni di quella tradizione politica che ora strappa tessere, converge da destra a sinistra e da sinistra a destra. Noi pensiamo che  debba essere risolto definitivamente, con chiarezza ma anche salvaguardando la Storia, le esperienze e le competenze di chi finora ha garantito e continua a farlo, la saluta Pubblica dei cittadini. Questo crediamo sia l’interesse della gente, il resto continua ad essere vetero-politica da collettivo studentesco. Si apra allora, e piuttosto,  un serio ed onesto dibattito fra tutte le rappresentanze coinvolte in un processo di unificazione partecipata, sì, ma che sia capace di interloquire con tutte le componenti! Non ci pare che finora sia stato fatto così e questo, si omette di ricordarlo! La mortificazione di un intero ospedale può essere trovata per i corridoi ed i reparti dell’ospedale di cui per anni ho fatto parte ed in cui non si respira la stessa aria di tanti anni fa". 

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"La frustrazione e  l'impotenza di molti operatori è palpabile.  Alcuni si sono anche dimessi anticipatamente, - ribadisce - quindi gli interventi sulla stampa a firma della dott.ssa Bova con i quali quasi si osteggia la creazione di un comitato, lascia assai perplessi. Magari la dott.ssa Bova, non sa delle tante battaglie che sono state fatte in questi ultimi anni (portando molte questioni dinnanzi al Tribunale di Catanzaro), da molti dei componenti dello stesso Comitato, tra cui anche l’Avv. Talerico (per questo ho inteso candidarmi al suo fianco oggi) e, che continueranno ad essere portate avanti a prescindere dalla campagna elettorale. Il Pugliese  era il cuore pulsante della Città, qui,  lo saprà, - conclude - si è sempre garantito la cura a tutti! Ed allora è importante  per noi ridare alla nostra Azienda quella valenza clinico-assistenziale oggi mortificata da “strani” ed occulti accordi  con il solo mondo  “universitario”, che, all’improvviso,  pare essere l’unico accreditato a rappresentare competenza e qualità. Non crediamo sia questa la verità e la strada giusta! La strada giusta è una integrazione con pari dignità e nell’interesse dei malati".

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