Slitta al prossimo 23 giugno l'udienza a carico di 31 imputati tra attuali ed ex consiglieri comunali accusati di truffa aggravata e falsità ideologica e politici e imprenditori che rispondono – a vario titolo – di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, uso di atto falso, falsità materiale e falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atto pubblico.
Al centro dell'inchiesta, i gettoni di presenza percepiti dai consiglieri comunali durante le commissioni consiliari nel periodo che va da novembre a dicembre del 2018 e assunzioni fittizie e i rimborsi ricevuti per lo svolgimento di mansioni istituzionali invece della normale attività lavorativa.
Le due inchieste sono confluite in un unico procedimento dopo che il 24 febbraio scorso il giudice per l'udienza preliminare del Tribunale di Catanzaro Antonio Battaglia ha riunificato in un unico grande troncone le inchieste scaturite nell’operazione denominata in codice “Gettonopoli” sulla presunta percezione indebita dei gettoni di presenza nelle commissioni consiliari del Comune capoluogo di regione e sulle presunte assunzioni fittizie dei consiglieri comunali effettuate – secondo l’accusa – al solo scopo di conseguire i rimborsi a copertura delle assenze, per ragioni istituzionali, dei finti dipendenti.
Trentuno in tutto gli imputati tra attuali ed ex consiglieri comunali accusati di truffa aggravata e falsità ideologica e politici e imprenditori che rispondono – a vario titolo – di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, uso di atto falso, falsità materiale e falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atto pubblico.
I NOMI
Filippo Mancuso (difeso dall’avvocato Francesco Iacopino)
Agazio Praticò (difeso dall’avvocato Antonio Lomonaco)
Antonio Mirarchi (difeso dall’avvocato Eugenio Felice Perrone)
Fabio Celia (difeso dall’avvocato Eugenio Felice Perrone)
Antonio Angotti (difeso dall’avvocato Eugenio Felice Perrone)
Enrico Consolante (difeso dagli avvocati Flavio Pirrò e Rosario Montesanti)
Manuela Costanzo (difeso dall’avvocato Giuseppe Pitaro)
Francesca Carlotta Celi (difesa da Marco Reina)
Lorenzo Costa (difeso da Maurizio Belmonte)
Roberta Gallo (difesa da Amedeo Bianco)
Francesco Gironda (difeso da Valerio Murgano)
Luigi Levato (difeso da Helenio Cartaginese)
Rosario Mancuso (difeso da Michele De Cillis)
Giuseppe Pisano (difeso da Saverio Loiero)
Cristina Rotundo (difesa da Amedeo Bianco)
Giulia Procopi (difesa da Enzo De Caro)
Fabio Talarico (difeso da Amedeo Bianco)
Antonio Ursino (difeso da Daniela Gullì)
Rosario Lo Stumbo (difeso dall'avvocato Enzo Ioppoli (in udienza presente l'avv. Angela La Gamma)
Andrea Amendola
Enrico Consolante
Sergio Costanzo
Tommaso Brutto
Antonio Amendola
Carmelo Coluccio
Musielak Elzibieta
Salvatore Larosa
Sabrina Scarfone
Giovanni Merante,
Libero Notarangelo
Antonio Triffiletti.
Cinque gli imputati che hanno chiesto di essere interrogati: Antonio Angotti, Antonio Mirarchi, Fabio Celia (difesi dall’avvocato Eugenio Felice Perrone), Rosario Mancuso (difeso dall’avvocato Michele De Cillis) e Manuela Costanzo (assistito dall’avvocato Vittorio Ranieri).
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