Italiani popolo di santi, poeti e navigatori. Soprattutto online se andiamo ad analizzare i dati relativi al consumo di internet nel Paese nel 2020. In attesa dei dati ufficiali dei primi nove mesi del 2021 possiamo fare un’affermazione senza timore di smentite: la rete è diventata parte integrante della nostra vita e la navigazione è diventata una delle attività principali delle nostre giornate. E questo nonostante la carenza infrastrutturale che ancora si registra in moltissime regioni. Vediamo perché e come sono cambiati i consumi online degli italiani nel corso dell’ultimo anno.
Nel 2020 la total digital audience, ovvero il totale di persone connesse a internet, ha toccato la cifra record di 43,5 milioni di utenti unici al mese. Ovvero circa il 73% dell’intera popolazione e il 4,6% in più rispetto al 2019. A crescere soprattutto il numero di persone connesse da device come smartphone e tablet. Circa 38 dei 43,5 milioni di italiani hanno scelto la connessione mobile: l’85% della popolazione compresa tra i 18 e i 75 anni. Una crescita del 5,9% a cavallo tra 2019 e 2020.
A cambiare non è stato soltanto il numero di utenti connessi ma anche le metodologie e le preferenze di fruizione e i siti più ricercati. Ai primi posti tra i siti preferiti dagli italiani restano le piattaforme di intrattenimento online. Da quelle classiche come le sale giochi virtuali fino ai portali che offrono divertentissimi retro games e browser games. Una tendenza che si è consolidata con l’aumento di servizi di cloud gaming e che è destinata a durare anche per i prossimi anni quando, secondo gli esperti, basteranno un joypad, un abbonamento mensile e una buona connessione per accedere a centinaia e centinaia di giochi diversi.
I siti dedicati al gioco non sono gli unici a essere cresciuti secondo il rapporto Audiweb. Nel 2020 la categoria dei motori di ricerca ha guadagnato il 3% di utenti unici mensili rispetto al 2019, toccando l’incredibile cifra di 41 milioni. Subito dietro troviamo app e strumenti per le videochiamate e per le call di gruppo. La loro audience è stata di circa 39 milioni di utenti al mese (+5% in un anno). Restano stabili in classifica anche i social network con il nuovo arrivato TikTok a trascinare il comparto verso l’alto.
Numeri decisamente positivi anche per altre due categorie: i servizi di streaming video e i siti di news. Netflix, Amazon Prime, Disney+ e affini sono cresciuti di quasi il 5% in un anno, toccando la cifra di 38,5 milioni di utenti unici mensili. Ancora meglio hanno fatto i portali di news che hanno registrato un +7,5% rispetto al 2019. Il chiaro segnale che le persone stanno iniziando a considerare i nuovi media come la fonte principale per informarsi a scapito dei canali tradizionali come la televisione e la carta stampata.
Numeri decisamente negativi, invece, per le app di turismo, viaggi e trasporti e per le app dedicate al settore automobilistico.
Che il trend di crescita di penetrazione di internet in Italia sia destinato a durare si capisce dall’andamento dei consumi su base mensile. La crescita è stata costante mese dopo mese e ha raggiunto il picco a dicembre 2020. Nell’ultimo mese dello scorso anno gli utenti singoli che si sono connessi almeno una volta al giorno sono stati 44,7 milioni. Ovvero il 75% dell’intera popolazione. Il tempo totale trascorso online da ogni utente nel mese è stato di 66 ore e 43 minuti. Numeri impressionanti che fanno il paio con quelli delle connessioni mobile. 39 milioni di italiani si sono collegati alla reta tramite lo smartphone, quasi il 90% di tutta la popolazione maggiorenne.
Ogni giorno di dicembre le connessioni singole sono state in media più di 32 milioni mentre il tempo trascorso online nelle 24 ore è stato di 2 ore e 43 minuti. Di questi 2 ore e 18 minuti provenienti da smartphone o tablet. Tutti numeri destinati a salire con il prossimo avvento del 5G, la nuova tecnologia che promette di farci passare ancora più tempo online.
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