Il rapporto fra ministro dello Sport e Lega di serie A è sempre più infuocato. Spadafora non chiude tutte le porte, ma ora la ripartenza è uno "spiraglio". Anche l’Associazione Calciatori ha denunciato una condizione a loro giudizio di "discriminati" chiedendo un cambiamento del decreto e la possibilità di allenamenti individuali dal 4 maggio. Spadafora ha risposto a stretto giro chiamando Damiano Tommasi: "Non c’era altra scelta dopo le indicazioni del Comitato tecnico-scientifico, qualcuno dice falsità".
Intanto il presidente federale Gravina non molla e promette approfondimenti per l’8 maggio. Si attacca allo "spiraglio" e va avanti. Ma al di là delle parole, calcio e governo restano divisi sul tempo. I club di serie A vorrebbero un interlocutore diverso per la rilevanza economica e sociale del calcio in Italia: il presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
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