Nella causa civile di primo grado (n. r. g. 745/2024), con sentenza emessa il 16 aprile 2025, il Tribunale di Cosenza ha respinto integralmente il ricorso promosso dal Comune di Cosenza contro il Consorzio Valle Crati, accogliendo tutte le tesi difensive sostenute dall’Avvocato Oreste Morcavallo nell’interesse del Consorzio e del suo Presidente, Maximiliano Granata. Il Comune richiedeva la convocazione dell’assemblea consortile per procedere alla nomina di un nuovo Presidente, sostenendo che il mandato di Granata fosse ormai scaduto e che, in base allo statuto, spettasse proprio a quest’ultimo convocare l’organo assembleare. Tuttavia, il Tribunale ha ritenuto infondata la richiesta, richiamando il principio di continuità della gestione e sottolineando che il Comune di Cosenza risulta moroso, non avendo versato le quote consortili dovute. Elemento centrale della decisione è stata l’interpretazione dello statuto, che prevede l’esclusione dal diritto di voto per i comuni morosi, senza distinzione tra le quote iniziali e quelle annuali, ritenendo tale previsione essenziale per la sostenibilità economica e il regolare funzionamento dell’ente. Nella sentenza si è confermato la piena legittimità della delibera del cda del 07.02.2024 sul diritto di voto. Successivamente con sentenza del tribunale di Cosenza del 19 Luglio 2025, rappresentando che l’orientamento del giudice Giovanni Provazza, appare in netta contraddizione con i precedenti orientamenti del tribunale di Cosenza vertenti sulle medesime richieste e che senza riunire i procedimenti si sono espressi confermando la bontà della delibera del cda del 7 Febbraio 2024. Dunque ci si trova di fronte a più sentenze dello stesso tribunale che decidono sulla validità dei deliberati consortili e dunque sulla vita e gestione del consorzio in maniera diametralmente opposta gli uni agli altri. In ogni caso nonostante altre richieste, rigettate dal giudice, nessuna disposizione di convocazione dell’assemblea o ordine di tale convocazione è stato espresso dal giudice, trattandosi di adempimento di competenza del presidente in carica nei cui confronti non può essere emesso alcun ordine. Quando si verificano due sentenze di primo grado contrastanti nella stessa causa, nel caso di specie sul diritto di voto dei comuni morosi, la legge prevede che la sentenza di appello, se presente, abbia un ruolo decisivo. In qualità di Presidente ho già annuncio tempestivo appello alla sentenza n. 746/2024 azionata dal Comune di Carolei. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.
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