«Lamezia Terme ha bisogno di uscire dalle logica del ricatto e del favore personale con cui la politica tradizionale ha tenuto in trappola la città e i suoi cittadini».
Lo afferma, in una nota, il deputato M5S Giuseppe d’Ippolito, che continua: «A Lamezia gli avvicendamenti dei vecchi politici hanno prodotto danni e non hanno creato basi di sviluppo concreto. Adesso, con le Comunali prima e le Regionali poi, c’è l’occasione preziosa di proseguire lungo la strada della discontinuità e della differenza, già intrapresa con il voto delle ultime Politiche. Da parlamentare espresso dal territorio, sono intervenuto per vigilare ai massimi livelli istituzionali sull’operato della commissione straordinaria che ha gestito il Comune di Lamezia Terme dopo il suo scioglimento, alla quale avevo anche chiesto di riaprire gli impianti sportivi nonostante le pregresse inadempienze delle precedenti amministrazioni di destra e di sinistra».
«Ancora – aggiunge il parlamentare pentastellato – mi sono battuto per l’assegnazione dei fondi statali indispensabili alla ricostruzione delle aree colpite dal maltempo dello scorso autunno e per lo stanziamento di risorse funzionali a progetti di manutenzione stradale, di messa in sicurezza delle scuole e di maggiore efficienza energetica degli edifici pubblici e privati. Peraltro mi sono relazionato con la dirigenza del Coni e ho fatto sbloccare un finanziamento, fermo da anni, per la realizzazione di un campo da destinare alla pratica del con tiro con l’arco. Mi sono impegnato – prosegue il deputato del Movimento 5 Stelle – per risolvere il grave problema delle tariffe illegittime del gestore del servizio idrico, Sorical, e per impedire nuove interruzioni o riduzioni dell’erogazione dell’acqua nelle case. Mi sono speso in prima persona per evitare che l’ospedale lametino diventasse il deposito dell’azienda ospedaliera unica di Catanzaro, la cui legge istitutiva è stata impugnata dal primo governo Conte su mia sollecitazione; per potenziare i servizi sanitari ospedalieri e del territorio; per denunciare soggetti che potrebbero aver utilizzato in modo irregolare fondi regionali destinati alla Cultura e soprattutto per denunciare pesanti opacità segnalatemi in merito alla gestione dell’Ufficio esecuzioni e fallimenti del Tribunale di Lamezia Terme, a riguardo favorendo anche la nascita di un comitato civico nazionale, presentato alla Camera nei mesi scorsi».
«Mi sono anche adoperato – sottolinea il deputato M5S – per un’adeguata e corretta gestione del servizio rifiuti, per cui i lametini pagano salato e gli operatori sono "ostaggio" della Regione; per il monitoraggio dell’inquinamento ambientale a Lamezia e dintorni, da ultimo sul caso del Capannone dei veleni a Gizzeria, e per la piena tutela della salute pubblica; per fermare l’approvazione forzata del Psc elaborato sotto l’amministrazione Mascaro, strumento che invece toccherà al nuovo Consiglio comunale reimpostare e definire con la più ampia concertazione pubblica; per la stabilizzazione dei dipendenti di Sacal e per un’utile revisione del progetto di ampliamento dello scalo aeroportuale lametino. Inoltre – rimarca il parlamentare M5S – sto lavorando con il ministro Luigi Di Maio e i ministeri competenti per approvare gli strumenti finanziari, bloccati da molto tempo, indispensabili ad assumere nuovo personale, a contrarre mutui, a colmare vuoti di organico, alla manutenzione di strade e ad altre spese necessarie alla collettività».
«Questi – conclude D’Ippolito – sono fatti tangibili, cui potranno aggiungersene altri con il contributo e il mandato degli elettori lametini, che dopo anni di abbandono desiderano voltare pagina e sconfiggere un sistema di potere rovinoso e causa di emigrazione di non ritorno».
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