I militanti di CasaPound ripuliscono il Monumento ai Caduti a Cosenza

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images I militanti di CasaPound ripuliscono il Monumento ai Caduti a Cosenza
Il monumento ai caduti di Cosenza prima dell'intervento di pulizia dei militanti di CasaPound
  03 settembre 2020 13:02

“Un vergognoso atto vandalico ha colpito la città di Cosenza: ignoti hanno imbrattato con una bomboletta di vernice il monumento ai caduti della Prima Guerra Mondiale. Un gesto ignobile che denota la totale mancanza di rispetto verso la nostra Storia”.

Con queste dure parole (le uniche, dato il silenzio assordante delle Istituzioni), CasaPound Calabria denunciò, con una nota stampa risalente addirittura al18 luglio scorso, l'atto vandalico (commesso probabilmente nella notte del 17 luglio) ai danni del Monumento ai Caduti sito in Piazza della Vittoria.

“Offendere la memoria degli eroi – dichiarava il Movimento della tartaruga frecciata– che hanno perso la vita anche per noi, equivale a commettere un sacrilegio.. Anziché preoccuparsi dei problemi che in Italia e, soprattutto al Sud, affliggono milioni di lavoratori in questo periodo di grave crisi economica dovuta all’emergenza Coronavirus, le nuove leve di iconoclasti antifascisti preferiscono imbrattare un monumento. Inoltre, la loro ignoranza è tale da non sapere che proprio su quel monumento sono presenti anche nomi di partigiani cosentini deceduti durante il secondo conflitto mondiale”.

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Il monumento ai caduti di Cosenza dopo l'intervento di pulizia dei militanti di CasaPound 

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“È importante che il Sindaco condanni con forza questa barbarie che ha colpito uno dei monumenti simbolo della città. Dal canto nostro – concludeva la nota – continueremo a difendere i simboli della nostra storia e della nostra millenaria civiltà”.

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Ed è proprio in virtù degli ideali a difesa della nostra Storia che non ci è stato possibile attendere ulteriormente: "Vista e considerata la totale assenza delle Istituzioni – conclude la nota di CPI Calabria –, abbiamo deciso quindi di intervenire in prima persona per ripulire il Monumento dalle ignobili scritte e restituirlo alla Città. Ci sembrava un atto dovuto. Un atto di giustizia, rispetto ed amore. Non solo nei confronti dei Caduti e dei loro familiari, ma verso la collettività tutta".

 

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