I sindaci del Pollino a Cotticelli: «La sanità è assente» (VIDEO)

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images I sindaci del Pollino a Cotticelli: «La sanità è assente» (VIDEO)

  23 luglio 2019 14:55

di FRANCESCO IULIANO

Al termine della giornata, agli organizzatori resta la soddisfazione di aver riunito a Catanzaro, nella sede della Cittadella regionale, in una calda giornata di luglio, quasi tutti i 32 sindaci del territorio del Pollino. In testa al gruppo, il sindaco di Castrovillari, Mimmo Lopolito.

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Sull’altro piatto della bilancia, il rammarico di non aver raccolto quanto previsto in termini di rassicurazioni da parte dei vertici della sanità calabrese, per arginare la difficile situazione delle strutture sanitarie del territorio del Pollino. Una questione che interessa circa 160 mila calabresi. Un’intera popolazione che deve fare i conti con una sanità che non c’è fatta di ospedali chiusi e di carenza di personale in quei presidi ancora in attività.

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«Siamo riusciti a portare gli amministratori di un intero territorio: quello del Pollino e dell’Esaro. La nostra esigenza primaria e vera – ha commentato il sindaco Lopolito – è quella di tutelare un diritto fondamentale com’è quello della salute. Alla Regione chiediamo di darci gli strumenti per fronteggiare le emergenze. Più personale e soprattutto, l’attuazione dell’atto aziendale».

Per ascoltare l’intervento del commissario ad acta per la Sanità in Calabria, Saverio Cotticelli, si sono dovute attendere le 13. Dal delegato governativo, sono arrivate le rassicurazioni di nuove assunzioni. «Una situazione – ha sottolineato – aggravata da una disastrosa gestione dell’Azienda sanitaria di Cosenza».

All’incontro nella sala Verde della Cittadella erano presenti, con gli amministratori locali, anche i rappresentanti delle associazioni e cittadini.

«Una situazione drammatica». Così l’ha definita il presidente dell’ordine dei Medici di Cosenza, Eugenio Corcioni. «Medici, infermieri, operatori sanitari. Sono queste figure a soffrire più di altri questa situazione. Non riusciamo a capire perché non vengono nominati i direttori generali e perché quelli nominati non prendono servizio».

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