I socialisti di San Giovanni in Fiore lanciano una protesta nazionale a difesa della scuola pubblica

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Una veduta di San Giovanni in Fiore
  06 febbraio 2020 12:59

La segreteria cittadina del PSI di San Giovanni in Fiore, l’ultima trincea socialista calabrese e forse italiana ancora viva e palpitante, continua a battersi per soddisfare i bisogni e riconoscere i meriti dei cittadini, in ossequio a quella ideologia tendente al raggiungimento della eguaglianza dei cittadini  sotto il profilo economico, sociale e giuridico. Ed è così che proprio da San Giovanni in Fiore parte una nuova battaglia, questa volta di caratura nazionale, in difesa dei docenti e della scuola pubblica. L’oggetto del contendere è  la bozza del bando straordinario per l’immissione in ruolo di personale docente della scuola secondaria, formulata dal Ministero dell’Istruzione che, a parere dei socialisti florensi, delegittima e mortifica la scuola pubblica.

“Siamo al ridicolo – scrive il segretario cittadino del Psi di San Giovanni in Fiore, Giovanni Oliverio – Con questa bozza di concorso l’istruzione pubblica viene equiparata ad una lotteria. Ed, infatti, come criterio di selezione viene previsto  una procedura di prova scritta consistente in un test computer based a risposta multipla (80 domande in 80 minuti), limitando il peso del servizio e dei titoli acquisiti. Tale procedura, se dovesse passare, delegittimerebbe tutto il corpo docente e l'intera scuola pubblica, perchè equipara, di fatto, l'istruzione e la preparazione del futuro docente, ad una lotteria . Di superenalotto c'è ne uno solo, basta quello per giocare”. “Di questa problematica – prosegue Oliverio – abbiamo già investito  il nostro segretario nazionale, Vincenzo Marraio ed il referente cultura e scuola del nostro partito, On. Luca Fantò, che ha annunciato l’intervento immediato dei  parlamentari socialisti attraverso una interrogazione parlamentare  e la richiesta di un incontro urgente al Ministro Azzolina. La stessa cosa farà il senatore Riccardo Nencini con il quale mi sono sentito telefonicamente nei giorni scorsi”.

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“Per bloccare questa barbarie, però – conclude Oliverio -  devono mobilitarsi anche i sindacati confederali e lo Snals nonchè le segreterie nazionali dei partiti di centrosinistra, a cominciare dal Pd, oltre che il M5S e quanti altri hanno a cuore la scuola Pubblica. Intanto questa mattina ho inviato una lettera al Consiglio Superiore della Pubblica istruzione e, facendo appello ad un riconosciuto buon senso di tutti i membri ed alla loro  maturata preparazione culturale, ho chiesto di non approvare il bando di concorso così per come è stato presentato ”.

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