I tirocinanti Miur: "Promesse disattese: il bando non è stato pubblicato e il tempo stringe"

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I tirocinanti
  18 agosto 2019 14:31

"I tirocinanti del bando Miur chiedono risposte immediate sulla pubblicazione del bando di perfezionamento a loro riservato e di conseguenza sulla ripresa delle relative attività. Si parlava della pubblicazione del bando per la fine di luglio con presa di servizio a partire dal mese di settembre e per l’intero anno scolastico 2019/2020. Purtroppo è stata una promessa disattesa". Questa l'accusa con cui esordiscono in una lettera i tirocinanti.

Poi proseguono: "In regione il personale è in ferie e per i tirocinanti Miur il calvario prosegue nell'indifferenza generale. Il servizio reso è quello di assistenza ai disabili nelle scuole coadiuvando il personale insegnante e gli educatori nell'ambito delle attività scolastiche. Grazie ad una manifestazione di interesse voluta dalla Regione Calabria in sinergia con il MIUR è stata data a queste persone la possibilità di esercitare la professione in ambito scolastico, affiancando bambini/ragazzi disabili. Le attività erano concretizzate al fine di favorire una relazione educativa atta a coinvolgere i minori nella loro totalità".

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"L’attività svolta in cooperazione con il personale docente e scolastico ha consentito di raggiungere i minori coinvolti in situazioni anche intime della loro vita, contribuendo così ad approfondire e comprendere le ragioni del disagio per cui si è intervenuti, tutto fatto con amore e dedizione tanto che l’abbandono e il vuoto che hanno lasciato nei minori, quando sono stati costretti a sospendere l’attività era ben visibile nei giovani che seguivano. Una proroga dell’attività era doverosa anche per questo. Queste persone, uomini e donne, madri e padri (molti delle quali over 50) hanno potuto vivere grazie alle 500 euro che percepivano. Oltre alle risposte concrete sulla pubblicazione del bando di perfezionamento è inoltre importante che la dignità di queste persone non sia lesa ma sostenuta da iniziative valide in termini di prospettive di lavoro future; per loro e per i loro figli”.

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