Il buco da 100 milioni dell'Aou Mater Domini e l'ammissione di Longo ai ministeri: "Non c'è collaborazione con l'università"

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images Il buco da 100 milioni dell'Aou Mater Domini e l'ammissione di Longo ai ministeri: "Non c'è collaborazione con l'università"

Uno stralcio del verbale del Tavolo di monitoraggio dei ministeri vigilanti sul piano di rientro della riunione dello scorso 22 luglio

  22 settembre 2021 11:29

di GABRIELE RUBINO

"Il Commissario ad acta, nel corso della riunione, ha comunicato che i rapporti con l’Università 
Magna Graecia non sono di reciproca collaborazione". La riunione è quella del 22 luglio scorso fra Regione e i ministeri (Mef e Salute) che vigilano sull'attuazione del Piano di Rientro della sanità calabrese. Il commissario Longo quindi pubblicamente ammette, stando al verbale dell'incontro, i difficili rapporti con l'ateneo catanzarese. 

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La doglianza del prefetto arriva in occasione della discussione sui conti 2019 e 2020. In particolare quando è riapparso il 'buco dei buchi', quello 100 milioni dell'Aou Mater Domini che sconquassò l'intero conto economico regionale del 2019 (all'epoca c'era Saverio Cotticelli come commissario) e che, come vedremo, avrà ulteriori code velenose. I 100 milioni erano la somma della svalutazione crediti nei confronti della fallita Fondazione Campanella di 62,6 milioni (iscritti nel bilancio del Policlinico catanzarese dopo una sentenza passata in giudicato dall'allora commissario straordinario Giuseppe Zuccatelli) e di altri 37,8 milioni di crediti vantati dall'università nei confronti dell'Aou Mater Domini. Quest'ultima voce era scomposta in debito per indennità assistenziale (ex De Maria)  pari a circa 17 milioni di euro (relativamente agli anni 2003-2006, 2009-2012, 2013 e 2014) e un debito  e di circa 20,8 milioni di euro, per utenze varie (relativamente agli anni 2006-2019). Ebbene prima di dire l'ultima parola sui conti del 2019 il Tavolo ministeriale aveva concesso un tempo supplementare alla Regione in modo da fornire chiarimenti sulla maxi-svalutazione che costerebbe lacrime e sangue ai calabresi. In tutta risposta, si legge ancora nel verbale della riunione del 22 luglio scorso: "La struttura commissariale comunica che non ha ulteriori elementi informativi e, pertanto, conferma  l’iscrizione effettuata dall’AOU Mater Domini in merito all’iscrizione della svalutazione dei crediti nei confronti della Fondazione Tommaso Campanella".

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A questa conclusione si dovrebbe essere arrivati in maniera non del tutto pacifica, infatti si legge ancora: "nonostante l’AOU Mater Domini, in ragione della situazione debitoria in essere verso l’Università Magna Graecia, aveva richiesto alla regione di farsi promotrice di un tavolo  congiunto al fine di definire le vertenze tra i due enti". Evidentemente se non c'è stato il confronto, non è detto che (ancora oggi) sulla questione non ci sia uno scontro fra Aou Mater Domini e Università di Catanzaro. E' in corso un lavorio di ricognizione (da parte del Policlinico) per la determinazione effettiva di quanto dovuto all'università per le utenze su cui ci sono parecchie differenze di vedute. 

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Come detto però, ci sono ancora le scorie radioattive del buco dei 100 milioni. La prima è che nello stesso verbale, con riferimento al quarto trimestre 2020 di Mater Domini (che ancora non ha adottato il consuntivo) è spuntata una sopravvenienza passiva da 13 milioni che altro non è se non un debito verso l’Università Magna Graecia per gli anni 2003-2017. E questo è un primo aspetto. L'altro è che 'confermando' le passività del Policlinico si è appesantito anche il bilancio 2020. Infatti pur avendo registrato un avanzo di oltre 20 milioni, residuavano ancora oltre 111 milioni di perdite dei due esercizi precedenti. Circostanza che ha fatto scrivere ai ministeri che si sono verificate le condizioni per l'ulteriore incremento di addizionale regionale all'Irpef e Irap a carico dei calabresi. 

Leggi qui Tasse e sanità calabresi, l'esito della riunione del Tavolo con i ministeri

 

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