di GABRIELE RUBINO
Nessun nome per le regionali e comunque prima vengono i programmi. La strategia comunicativa della Lega per la giornata calabrese di Mattero Salvini è ruotata attorno a questo canovaccio. L'ordine di scuderia è stato quello di non sbilanciarsi troppo sulle elezioni calabresi, "agevolato" dalla prevalenza del tema nazionale della crisi di governo. Non si è sbottonato più tanto il commissario regionale Cristian Invernizzi, intervistato poco prima dell'inzio del comizio del leader leghista sul palco di Soverato.
Sul candidato vale quello che si ripete da settimane nell'ambiente leghista calabrese: "Decide Salvini, ancora non c'è nulla, non ci interessa fare nomi in questo momento".
Sull'organizzazione territoriale del partito, operazione avviata ufficialmente con gli stati generali di un mese e mezzo fa tenutisi a Catanzaro, il deputato del bergamasco dice: "Siamo ad un ottimo punto, ormai la struttura è pronta anche se le situazioni nazionali ci hanno consigliato un attimo di prudenza in più", facendo capire che il rallentamento è stato dovuto ai problemi romani dell'esecutivo gialloverde. Così poi fissa un termine: "A settembre siam pronti". Quando dovrebbero esserci le nuove sedi della Lega in ogni capoluogo di provincia della Calabria. Saranno il punto logistico di riferimento della campagna elettorale del partito di Salvini che, anche per la Calabria, è già partita.
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