Il Comune di San Giovanni in Fiore ottiene un finanziamento di 2 milioni e mezzo per il recupero di Palazzo Benincasa

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Milena Lopez  e Luigi Scarcelli
  06 settembre 2020 11:31

Il Comune di San Giovanni in Fiore attraverso un partenariato pubblico privato, che ha visto coinvolti tra gli altri 40 comuni della provincia di Cosenza, Il Parco Nazionale della Sila e quello del Pollino, è risultato vincitore dell'avviso pubblico del MIBACT "interventi per la valorizzazione delle aree di attrazione culturale" e ha ottenuto un finanziamento pari a due milioni e mezzo di euro per il progetto di recupero di Palazzo Benincasa e della viabilità a contorno, nell’ambito del Piano Integrato Strategico d’Area denominato “Transumanze culturali tra i due Parchi” finanziato attraverso il Piano di Azione e Coesione 2007/2013.

“E’ questo uno degli ultimi risultati positivi che lasciamo in eredità a chi verrà dopo di noi, altro che l’eredità di debiti e  dissesto finanziario che abbiamo trovato noi quando ci siamo insediati cinque anni fa”. E’ quanto  afferma l’assessore alla cultura, Milena Lopez  comunicando l’importante finanziamento frutto del progetto “Transumanze culturali tra i due Parchi”, che è stato selezionato  dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali , per le sue qualità di progettazione integrata di scala territoriale e strategia d'Area, idonea a favorire lo sviluppo socio-economico dei territori dei Comuni compresi tra i due Parchi.

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“Attraverso questo progetto – prosegue Milena Lopez – frutto del lavoro portato avanti insieme e  soprattutto dall'assessore ai lavori pubblici e vice sindaco Luigi Scarcelli, che ne ha curato e seguito i particolari tecnici, si prevede il recupero della  viabilità a contorno di   Palazzo Benincasa che sarà ristrutturato per realizzare  un punto di accoglienza turistica, uno spazio neutro destinato a mostre, un piano dedicato all'accoglienza alberghiera del pellegrino. Questo progetto,  realizzato nel cuore del centro storico, persegue l’obiettivo  di potenziare lo sviluppo locale attraverso la valorizzazione dei beni  architettonici,  ambientali  e  naturalistici che devono diventare e sono  attrattori importanti. Mi auguro che,  chi verrà dopo di noi, lo porti avanti  senza perdere i finanziamenti che abbiamo ottenuto con fatica e determinazione”.

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“Noi abbiamo sempre ritenuto che, operando sulla tutela e valorizzazione del nostro Centro Storico – prosegue l’assessore Lopez-  il cui fiore all’occhiello rimane la nostra prestigiosa Abbazia,   si potrà in futuro lavorare per dare smalto  al settore del turismo culturale e religioso, oltre che  a quello ambientale, offrendo nuovi sbocchi produttivi alla comunità. Tutto ciò sarà più semplice da raggiungere se inseriti e sostenuti  dal progetto generale del Piano Integrato Strategico d’Area che prevede, infatti, di realizzare  sinergie tra le risorse locali per valorizzare e potenziare le specificità e le  peculiarità di ciascun territorio.”.

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“Questa filosofia progettuale – conclude Milena Lopez -  si inserisce dunque a pieno titolo nell’azione di governo che abbiamo portato avanti in questi anni e che, attuata nella sua complessità,  ha già raggiunto importanti traguardi. In questo contesto, solo per fare pochi esempi, mi preme ricordare, agli immemori che brancolano nel buio in questa campagna elettorale,  il  non facile risanamento delle casse comunali, il miglioramento e mantenimento  dei servizi,( differenziata, mensa, trasporto)la creazione di nuove opportunità lavorative e lo sblocco di consistenti fette di precariato, oltre che la istituzionalizzazione di una serie di eventi culturali che, nel tempo, hanno contribuito a  promuovere un' immagine positiva e bella di San Giovanni in fiore agli stessi sangiovannesi. Con la doverosa precisazione che, non avendo trovato nessun percorso che meritasse di essere portato avanti, ora ogni evento o iniziativa è alla sua quinta edizione, dunque inserito in quel  percorso di storicizzazione che tanto predicano coloro che solo ora,  a cose fatte, suggeriscono ricette e soluzioni. Auguro a chi verrà dopo di noi di poter fare di più e meglio e , soprattutto, di non far disperdere il cospicuo patrimonio di risorse e progetti che noi lasciamo  in campo”.

 

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