“Il cono d’ombra”: il podcast di Pablo Trincia che racconta la storia di Denis Bergamini

Sette episodi per raccontare una verità inseguita da oltre trent’anni. Sky, con il sostegno della Calabria Film Commission, lancia il nuovo podcast sulla morte del calciatore del Cosenza, una delle vicende più controverse dello sport italiano

di CARLO MIGNOLLI

È uscito “Il cono d’ombra – Storia di Denis Bergamini”, il nuovo podcast originale firmato Pablo Trincia, prodotto da Sky Italia e Sky TG24, in collaborazione con Sky Crime e Tapelessfilm, con il sostegno della Calabria Film Commission.

La serie, articolata in sette episodi, è narrata dallo stesso Trincia e scritta insieme a Debora Campanella. Ricostruisce in maniera approfondita e documentata una delle storie più oscure del calcio italiano: la tragica morte del centrocampista del Cosenza, Denis Bergamini, avvenuta la sera del 18 novembre 1989.

All’epoca dei fatti, la sua morte venne rapidamente archiviata come suicidio: investito da un camion lungo la Statale 106, in Calabria. Ma da subito molte cose non tornano, a cominciare dalla posizione del corpo e dalla dinamica dell’incidente. La famiglia, in particolare la sorella Donata, non ha mai creduto alla tesi del suicidio, e da allora ha intrapreso una lunga e dolorosa battaglia per cercare la verità e ottenere giustizia, fino alla recente condanna in primo grado di Isabella Internò, l’ex fidanzata del calciatore.

Attraverso testimonianze esclusive, atti giudiziari, documenti inediti e le voci di chi non ha mai smesso di cercare la verità, il podcast riporta alla luce un caso che ha segnato non solo il mondo dello sport, ma anche quello giudiziario e sociale italiano.

Con il rigore investigativo che lo contraddistingue, Pablo Trincia – già autore di podcast di successo come Veleno e Il Dito di Dio – guida l’ascoltatore dentro un intreccio di verità negate, aprendo squarci su un’Italia dove troppo spesso la giustizia ha avuto bisogno di anni, coraggio e determinazione per venire alla luce.

Un podcast che è anche un atto di memoria e una richiesta di verità: per Denis, per la sua famiglia, e per chi non si arrende davanti all’oblio.

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