Il dramma dei tagli al "Pugliese": parte la mediazione. Cotticelli rassicura a parole, ma il rischio resta

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Il dramma dei tagli al "Pugliese": parte la mediazione. Cotticelli rassicura a parole, ma il rischio resta
L'ospedale "Pugliese Ciaccio"
  16 ottobre 2019 19:10

di GABRIELE RUBINO

Mattinata agitata nel dipartimento regionale di Tutela della Salute. Il commissario della sanità calabrese Saverio Cotticelli e il sub-commissario Maria Crocco hanno convocato il direttore generale facente funzioni del Pugliese-Ciaccio Antonio Mantella all’indomani della delibera di “riorganizzazione” dell’ospedale. Mantella ha dovuto spiegare come e perché, a partire dal primo dicembre, l’Hub dell’area centro perderà 43 posti letto e subirà una severa stretta sul personale (Leggi qui per i dettagli). La discussione si è conclusa con una rassicurazione, soltanto verbale, da parte di Cotticelli che si farà carico della situazione. Per il momento sono soltanto parole, non c’è nessun atto scritto. Anche perché a metterci mano su un eventuale documento dovrebbe esserci, la componente tecnica, la vice Crocco appunto, che non sembra così incline a riconoscere concessioni all’ospedale cittadino. Non è una novità, ma l’ex dirigente della Regione Abruzzo, ora di stanza a Cosenza, ha in altre circostanze ribadito che il Pugliese avrebbe personale in esubero. Un convincimento che sarebbe rafforzato dal numero degli infermieri confrontato con il contingente dell’Annunziata di Cosenza che ha altresì circa duecento posti letto in più.

Banner

Ad un certo punto gli animi si sono surriscaldati e i toni si sono alzati. Al netto della “presa in carico” del problema Pugliese da parte del solo generale, la strada sembra in salita. Già nelle settimane scorse, il Pugliese aveva trasmesso i documenti che attestavano la bomba ad orologeria del personale, ma senza particolari effetti. Peraltro dopo la ventina di precari mandati a casa a settembre, proprio in queste ore sono partite le lettere di licenziamento per un altro blocco dei lavoratori che hanno raggiunto i 48 mesi. L’atto di forza dell’azienda ha l’intenzione di stanare il commissario, dopo l’equivoco creato dall’ultimo decreto (il 135) di assunzioni “non nuove”. L’obiettivo minimo per l’ospedale catanzarese sarebbe quello di ottenere almeno una trentina di infermieri (ne escono in 105) in modo da avere qualche margine in più sui turni. Per ora tutti vogliono prendere tempo.  

Banner

Banner

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner