Il frantoio "accoglie" le scuole. La comunità Slow Food insegna la consapevolezza dell'essere consumatori agli studenti

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images Il frantoio "accoglie" le scuole. La comunità Slow Food insegna la consapevolezza dell'essere consumatori agli studenti

  01 novembre 2019 13:08

"Consumatori consapevoli si diventa, non tanto apprendendolo sui libri ma toccando con mano la terra che genera i frutti. Imparando a riconoscere sugli scaffali del supermercato, fase finale di una catena, cosa è autentico e cosa, invece, non ha nulla a che fare con il rispetto dell’ambiente, della biodiversità, del sapere che generazioni di artigiani della terra si tramandano di padre in figlio. Della salute. L’educazione alimentare si insegna dal basso, promuovendo esperienze sul campo".

 La Rete Siamo tutti Co-Produttori di Otto Torri sullo Jonio insieme alla Comunità Slow Food per la valorizzazione della identità enogastronomica arbërëshe cosentina si complimenta con la comunità scolastica guidata da Mauro Colafato per le iniziative che vedono coinvolti gli studenti della scuola media Leonardo Da Vinci di Corigliano-Rossano portati alla scoperta delle realtà imprenditoriali del territorio.   

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 Coordinati dall’esperto esterno Patrizia Straface e dalla tutor Maria Carmela Vono gli studenti sono stati accolti nei giorni scorsi dalla pluripremiata azienda olearia guidata da Tommaso Figoli, che, nel solco di una tradizione ormai consolidata di apertura e di ospitalità delle comunità scolastiche del territorio, li ha accompagnati alla scoperta dell’extravergine d’oliva, tra i marcatori identitari di quest’area della Calabria ed ingrediente principe della tavola e della cucina mediterranee.

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Un filo d’extravergine su una fetta di pane e un bicchiere di succo 100% di clementine biologiche, prodotto dall’azienda di agricoltura sostenibile Biosmurra nella Valle del Colagnati. Nel gusto e nel sapore della colazione genuina, autentica e territoriale proposta ai giovani ospiti è racchiuso il senso della giornata e la forza di un impegno per la sovranità e per l’educazione alimentare che soprattutto nelle scuole deve essere finalizzato ad insegnare a preferire i cibi sani ai cibi spazzatura.  

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