Il giornalista cosentino Alfonso Samengo racconta il papà Francesco, ucciso dal Covid a Roma

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Alfonso e Francesco Samengo
  10 novembre 2020 00:49

 «Mi lasci un dolore straziante, ma anche composto: a prevalere è l’orgoglio di averti avuto come padre. Questo virus bastardo ha piegato il mondo intero e anche te, papà mio. Fino a nove giorni fa, dal tuo letto dell’Ospedale Spallanzani di Roma, hai continuato a lavorare per promuovere iniziative per l’Unicef, nonostante la tua incipiente polmonite. Poi ti sei aggravato e sei finito in terapia intensiva. Hai lottato come un leone, mi dicevano i medici. In tanti abbiamo sperato e pregato affinché potessi uscire da quel tunnel. Il buon Dio non ci ha ascoltato».

Alfonso Samengo, vicedirettore di Rai Parlamento, già caporedattore della Tgr Calabria e vicedirettore di Rai International, annuncia così la scomparsa del padre Francesco, ennesima vittima del Coronavirus. «Hai tanto amato la Calabria. Instancabile la tua passione sociale e politica – ricorda Alfonso – che hai coltivato fin da ragazzo, senza fermarti mai, anche quando la vita ti ha riservato colpi bassi e delusioni. Trascorrendo molto tempo vicino a te, ho sempre apprezzato la tua tenacia e, ti confesso che non sono mai riuscito ad essere forte come te. Grazie papà, vivrai sempre nel cuore mio e in quello di mamma, di Simonetta e di Sara. Per Francesco jr., poi, sei stato un nonno esemplare. Ciao pa’! Il Signore ti spalanchi la porta del Cielo».

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Francesco Samengo con Lino Banfi

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Nato a Cassano Ionio, in provincia di Cosenza, il 12 agosto 1939, laureato in Economia e Commercio, iscritto all’Albo dei dottori commercialisti e dei revisori contabili, Francesco Samengo, da anni viveva a Roma.

Storico direttore generale della Cassa di Risparmio di Calabria e di Lucania, è stato presidente del Bic Calabria, vicepresidente di Sviluppo Italia spa (2003-2006), presidente di Sviluppo Italia Engineering (2003-2009), presidente dell’Istituto Sviluppo agroalimentare Isa (2004-2006), presidente di Invitalia Reti (2008-2011), presidente di Invitalia Attività produttive (2011/2014). Dal 25 luglio 2018 era presidente nazionale dell’Unicef, alla quale ha dedicato da volontario gli ultimi vent’anni della propria vita.

Apprezzato da tutti, per le sue capacità professionali, ma soprattutto per le sue doti di grande umanità, soprattutto per salvare e migliorare la vita dei bambini affermando i diritti dell’infanzia, è stato uno dei calabresi illustri più apprezzati.
 

articolo tratto da Giornalisti Italia (giornalistitalia.it)

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