“Cresce ogni giorno il grido di allarme di migliaia di società sportive che hanno dovuto azzerare le proprie attività e che attualmente si trovano in una condizione di grave crisi”. Lo dichiara il presidente provinciale Asi Reggio Calabria.
“Una situazione – spiega – in cui si azzerano le entrate ma restano, ahinoi, vive le spese, e chissà per quanto tempo sarà così. Chi avrebbe mai potuto immaginare una tale situazione? Canoni di locazione degli impianti sportivi, utenze telefoniche, gas ed energia elettrica, quote di ammortamento macchinari, sono solo alcune delle spese che incombono sulle spalle dei Presidenti delle Società sportive, a fronte di attività paralizzate e di una stagione sportiva che volge sempre più, ineluttabilmente, verso il termine. Lo sport di base sta affondando, e con sé trascina un indotto che vale qualcosa come il 4% del PIL nazionale.
In questa data, la giornata mondiale dello Sport, dal forte valore simbolico vorrei lanciare un barlume di speranza perché tutto si può ancora salvare, dipende soprattutto dalle scelte che verranno messe in campo dal Governo, dalla Presidente Santelli e dal Sindaco Falcomatà. Ma bisogna fare in fretta!".
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