Il ministro Lezzi presenta i Cis: "Puntiamo a progetti di qualità per sviluppo dei territori". Polemica su Cosenza

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images Il ministro Lezzi presenta i Cis: "Puntiamo a progetti di qualità per sviluppo dei territori". Polemica su Cosenza

  30 luglio 2019 15:19

di GABRIELE RUBINO

«Sono nuovi investimenti». Così il ministro per il Sud Barbara Lezzi dopo il primo round di incontri negli uffici della Prefettura di Catanzaro per illustrare i Contratti istituzionali di sviluppo (Cis) ai rappresentanti degli enti locali e alle forze sociali delle province di Catanzaro, Cosenza e Crotone. «Abbiamo chiesto che nei progetti siano inseriti pure sostegni alle imprese. Dobbiamo attivare un circolo virtuoso di investimenti pubblici e privati», ha continuato Lezzi. Il senso di questi strumenti è di puntare alla “qualità” dei progetti. Una sorta di acceleratore della spesa. Sono risorse “addizionali”. I contratti sono come dei «contenitori» ha spiegato il ministro, che stabiliscono precisi obblighi alle controparti con tanto di penali per i ritardi nell’attuazione. «Dobbiamo far arrivare queste risorse sui territori», così ha riassunto criticando il passato dove «è mancata la volontà politica di spendere risorse già stanziate».

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Per ora non c’è nessuna quantificazione delle risorse finanziarie attivabili. «Se un’opera è meritevole si può anche spendere di più», ha proseguito il ministro che era affiancato dal presidente della commissione Antimafia Nicola Morra poiché saranno stipulati degli appositi protocolli di legalità. Anche il senatore Cinque Stelle ha insistito sulla qualità dei progetti in particolar modo sulla loro «strategicità. Troppe volte danaro pubblico è stato sprecato per delle incompiute». «L’esperienza ci insegna che bisogna stare attenti», ha chiosato facendo riferimento alle aziende pubbliche sciolte per mafia. Quasi telegrafico è stato invece Domenico Arcuri, amministratore delegato di Invitalia, che ha indicato tre capisaldi dei Cis: «Prima i progetti e poi le risorse finanziarie. Nessuna imposizione dal governo, ma accompagnamento agli enti locali. Infine, solo progetti addizionali, non minestre riscaldate». A questo punto la palla passa alle amministrazioni locali («saranno coinvolti anche i piccoli comuni», ha ricordato Lezzi) che dovranno adoperarsi per presentare i progetti da far esaminare al governo. Non ci saranno le infrastrutture perché il governo ha deciso di "commissariare" i cantieri dal valore di 11 miliardi.

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LA RIQUALIFICAZIONE DEL CENTRO STORICO DI COSENZA CI SARÀ MA ANDRÀ RIVISTA. POLEMICA DI OCCHIUTO – Il ministro Lezzi ha precisato che il progetto da 90 milioni di euro di rigenerazione del centro storico di Cosenza ci sarà con il nuovo Cis. Tuttavia, dovrà essere rivisto il progetto. «Quello presentato dal sindaco (Mario Occhiuto, ndr) prevede investimenti su beni immobili privati. Questo non si può fare». Ha precisato Lezzi. L’affermazione è arrivata dopo l’incontro riservato fra i membri dell’esecutivo e gli amministratori locali, fra cui c’erano anche il presidente Mario Oliverio e appunto il sindaco Mario Occhiuto. Da quanto appreso, durante il vertice, il primo cittadino bruzio ha sollevato più di qualche perplessità. Alcuni presenti hanno confermato brevi momenti di tensione. Occhiuto avrebbe riferito di presunti ostacoli ai tavoli istituzionali (tutto davanti al senatore Morra con cui nei mesi scorsi è andata in scena una “faida” su questioni giudiziarie). A questi appunti il ministro Lezzi avrebbe ribattuto “tecnicamente” chiarendo comunque che la delibera sul centro storico risultava bloccata alla Corte dei Conti.  

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AMMINISTRATORI INTERESSATI- Al di là dell’episodio sui fondi per Cosenza, gli altri amministratori pare abbiano accolto con favore l’iniziativa sui Contratti istituzionali di Sviluppo. Fatto confermato ai giornalisti da Lezzi stessa. Il presidente della Regione Mario Oliverio, durante l’incontro riservato, ha chiesto una griglia certa dei progetti ammissibili ma ha comunque parlato di una buona iniziativa visto che sono risorse aggiuntive. In ogni caso il governatore non ha lesinato critiche al governo in generale per la mancanza di una strategia complessiva. «Un piano - ha sottolineato Oliverio ufficialmente - dentro cui immettere risorse non solo aggiuntive ma feconde ed efficaci, legate a una visione di insieme. I contratti istituzionali di sviluppo possono essere un percorso positivo solo se si definisce meglio il quadro generale delle risorse da utilizzare e la griglia delle proposte finanziabili». Il presidente della Provincia di Catanzaro Sergio Abramo si sarebbe detto già pronto a convocare i tavoli istituzionali per selezionare i progetti migliori.

ALCUNI ESEMPI DI CIS- I soldi per i Cis saranno attinti dal fondo Sviluppo e Coesione di 58 miliardi, ossia la parte più in ritardo o non spesa affatto. I Contratti Istituzionali di Sviluppo hanno avuto già delle applicazioni. In quest'ultimo anno sono stati adoperati in alcuni territori: a Foggia 155 interventi per 4,4 miliardi, in Molise 66 interventi per 220 milioni, in Basilicata 168 interventi per 2,1 miliardi, a Cagliari 372 interventi per 1,8 miliardi. (g.r.)

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