di MARCO VALLONE
“Oggi sono in Calabria perché deve continuare quel percorso, che abbiamo avviato nel 2023, di collaborazione tra l'amministrazione centrale e gli enti territoriali. Noi dobbiamo costruire una pubblica amministrazione che sia capace di rispondere alle attese dei nostri utenti, cittadini e imprese, e dobbiamo farlo insieme perché la pubblica amministrazione è una realtà multiforme, molto articolata, con specificità per ogni territorio, e quindi è mio dovere quello di dedicare tempo agli enti territoriali per ascoltare e per realizzare quell'opera di semplificazione che è necessaria per avere un'Italia che sia in grado di affrontare le sfide di questo tempo”. Così il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, ha definito le ragioni principali alla base del suo arrivo in Calabria, nella cittadella regionale a Catanzaro, per il roadshow “Facciamo Semplice l'Italia”, percorso di ascolto giunto oggi alla sua diciottesima tappa in giro per l'intera penisola.
“Il tema della semplificazione amministrativa, cui è dedicato il progetto 'Facciamo Semplice l'Italia', è un tema che attanaglia il nostro Paese da più di 30 anni – ha rilevato il ministro - e noi dobbiamo cercare di ridurre quella complessità normativa, quella complessità di procedure amministrative, che nel tempo si è trasformata in complicazione e ha fatto sì che oggi la pubblica amministrazione sia spesso vissuta dai cittadini come un ostacolo alla loro vita e non come un'opportunità. Invece la pubblica amministrazione è fondamentale per il funzionamento del Paese, è fondamentale per il funzionamento del sistema impresa, per semplificare la vita dei cittadini e dobbiamo evitare di incorrere nell'errore di realizzare questa semplificazione nel chiuso dei nostri uffici a Roma. E quindi il significato di questo progetto è proprio quello della condivisione, della collaborazione, dell'inclusione: giriamo l'Italia per ascoltare le amministrazioni locali, per ascoltare quali sono i loro problemi, e per costruire insieme un percorso di semplificazione perché costruendolo insieme, anche con il sistema impresa, questo significa che poi il risultato del nostro lavoro poi sarà riconosciuto anche da chi lo dovrà poi utilizzare”.
Relativamente a quale sia la situazione sotto questo profilo per quel che concerne la regione Calabria, Paolo Zangrillo ha evidenziato come da parte calabrese vi siano “passi avanti significativi. Noi abbiamo tantissimi progetti che stiamo realizzando in collaborazione con la regione Calabria, e sono tutti progetti con i quali cerchiamo di dotare le amministrazioni della Calabria, di questa meravigliosa regione, di quegli strumenti che servono per avere una pubblica amministrazione più veloce, più rapida, più smart. Noi stiamo vivendo l'epoca della digitalizzazione, dell'intelligenza artificiale. I progetti che stiamo realizzando insieme alla regione Calabria sono indirizzati a rendere più facile la vita ai nostri comuni. Settimana scorsa abbiamo approvato alla Camera, e domani faremo un passaggio in Senato, un decreto legge pubblica amministrazione che, in alcuni suoi punti proprio, si dedica a tutte quelle iniziative che sono finalizzate a rendere le attività dei nostri comuni, soprattutto dei piccoli comuni, più semplici, dotandoli delle competenze che sono necessarie per far funzionare il nostro sistema”.
Il ministro Zangrillo ha poi dedicato un passaggio al tema dei salari dei dipendenti pubblici: “Abbiamo stanziato, nelle due leggi di bilancio tra il 2023 e il 2024, 20 miliardi per i rinnovi dei contratti pubblici. Io ho iniziato la mia avventura come ministro della pubblica amministrazione dedicando buona parte del 2023 a chiudere i contratti della tornata 2019-2021. Questo significa che c'era un ritardo nei rinnovi: questo governo, proprio per evitare di accumulare ulteriori ritardi, ha stanziato 20 miliardi in due manovre di bilancio per coprire le tornate contrattuali 22-24, 25-27, 28-30. Non è mai successo nella storia repubblicana né dal punto di vista del quantum, perché 20 miliardi sono una cifra di straordinaria importanza, e voglio dire che la legge di bilancio 2023 era di 24 miliardi e 8 di quei 24 miliardi, cioè un terzo, è stato dedicato al rinnovo dei contratti dei dipendenti pubblici. Adesso noi dobbiamo proseguire – ha aggiunto Zangrillo -: io sto lavorando sui contratti 22-24 e dobbiamo chiuderli in fretta perché questo ci consente di partire subito con la tornata 25-27. Quindi diamo continuità ai rinnovi contrattuali del comparto pubblico, cosa che non è mai successa nel passato. Io sono dunque molto fiducioso su questo, ho consapevolezza del fatto che ci sono dei sindacati che sono recalcitranti, però allo stesso modo sono molto sereno nel dire che chi, in questo momento - ha puntualizzato il ministro -, sta facendo resistenza non sta facendo sindacato ma sta facendo un'altra cosa: sta facendo politica. Ed è un vero danno che nei tavoli negoziali, invece di preoccuparsi di tutelare gli interessi dei lavoratori, si faccia politica”.
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