di GABRIELE RUBINO
Il Comune dovrebbe acquistare i locali all'interno del condominio 'Scacco Matto' e su cui si è impiccata (finanziariamente) la Catanzaro Servizi. E' questo uno dei suggerimenti contenuti nel piano industriale della società in house. Nelle conclusioni del documento di circa 130 pagine, non si dà molto credito allo scenario per cui con le sole azioni di ottimizzazione ed efficientamento della partecipata si risolveranno i suoi problemi.
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I PRESUNTI VANTAGGI PER IL COMUNE E PER LA PARTECIPATA- Per questo, nel documento firmato dall'amministratore unico Gianluca Silipo si suggerisce: "L'acquisizione dei locali del complesso "Scacco Matto" da parte dell'Amministrazione Comunale si presenta come una soluzione vantaggiosa per il sistema Amministrazione Comunale/Partecipata. L'operazione permetterebbe di rafforzare il piano di ristrutturazione aziendale, di riutilizzare in modo più efficiente le risorse finanziarie e di acquisire un importante bene strumentale a un prezzo vantaggioso". Stando al documento: "L'operazione rafforza significativamente il programma di ristrutturazione aziendale sotteso al Piano, riducendo l'ammontare complessivo del ricorso al credito della Catanzaro Servizi e i relativi oneri". Mentre lato Comune consentirebbe di "riutilizzare in modo più efficiente i 120 mila euro annui spesi per la sub-locazione dei locali" e di "acquisire un importante bene strumentale come il quoziente immobiliare di “Scacco Matto” a valori notevolmente inferiori a quelli di mercato, attestandosi ai valori di saldo e stralcio derivanti dalle trattative tra Società e Montes SPV".
L'AFFARACCIO DELLA CATANZARO SERVIZI PER I LOCALI DI SCACCO MATTO- Ricordiamo che lo stesso piano industriale aveva confermato l'assoluta diseconomicità dell'operazione per la Catanzaro Servizi con il leasing attivo con Montes SPV (ex Sardaleasing). Nel 2023 "i canoni hanno superato i 335 mila euro, a fronte di canoni attivi per locazione per un importo di 120 mila euro". Inoltre, si dava conto di una valutazione peritale dei locali "tra gli euro 2.040.000 ed € 2.090.000 per gli appartamenti posti sui piani 5°, 6° e 7° e tra gli € 254.000 ed € 266.000 per i garage". Chissà se effettivamente il Comune strapperà un prezzo inferiore e da dove prenderà i soldi necessari. Ad ogni modo, il piano industriale (in caso di fallimento degli altri due scenari) non scarta a priori l'ipotesi più estrema: l'attuazione di un piano di risanamento ai sensi dell'articolo 14 del Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica.
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