Per il 20 maggio Gravina convocherà un Consiglio Federale per mettere a punto un protocollo apposito per le partite. La Lega Calcio ha invece predisposto un piano operativo, compreso di date, per ripartire. Due le proposte al vaglio: 13 o 20 giugno. La scelta è ricaduta sul 13, con maggioranza schiacciante (15 a 5, erano per il 20 Sassuolo, Napoli, Torino, Sampdoria e Udinese). Una fretta figlia delle tante partite che andranno giocate in un lasso di tempo breve.
L'Uefa ha stabilito intanto che i campionati nazionali dovranno chiudersi non oltre il 2 agosto, perché poi partiranno Champions ed Europa League. Il massimo organo calcistico continentale ha poi fatto sapere che Il 25 maggio è divenuta una scadenza elastica: le singole federazioni dovranno fornire (solo) un'indicazione di massima sulla strada che intendono seguire. Le date disponibili, partendo il 13 giugno, sono 15.
Quanto basta per concludere Serie A e Coppa Italia. Restano infatti da giocare 12 giornate di Serie A, più quattro recuperi del 25esimo turno: Inter-Sampdoria, Atalanta-Sassuolo, Verona-Cagliari e Torino-Parma. Per la Coppa Italia mancano le semifinali di ritorno (Napoli-Inter e Juve-Milan) oltre ovviamente alla finale, in gara secca. Possibile vengano anticipate al 10 giugno le due semifinali, in modo da avere una data libera per eventuali emergenze.
L'attesa è ora tutta sulla decisione definitiva che prenderà il governo, che nei prossimi giorni valuterà attentamente la curva dei contagi, prima di deliberare. Ci sarà un incontro tra Gravina e il Premier Conte, che sul tema ha detto: “Convocheremo anche il mondo dello sport e del calcio, insieme al ministro Spadafora, per fare il punto. Non ho ancora messo mano al dossier calcio, sentiremo e concorderemo. C’è il ministro, che ha fatto un ottimo lavoro, ma è giusto che tutti gli stakeholders del calcio e dello sport abbiano un confronto col governo ai massimi livelli".
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