"Prima di tutto è necessario essere pragmatici, bene è stato eliminare l'utilizzo di Astrazeneca per le donne di giovane età. Sebbene l'effetto di trombosi è molto raro, però c'è. Dall'altra parte molte persone fanno questo tipo di vaccino malvolentieri quindi per incentivare le vaccinazioni è stato opportuno eliminarlo", spiega il prof. Carlo Torti, direttore unità operativa complessa del reparto di Malattie infettive e tropicali del Policlinico Mater Domini di Catanzaro sullo stop di Astrazeneca agli under 60. E sul mix vaccini, cioè prima dose Astrazeneca e seconda ad mRna (Pfizer o Moderna)? Torti afferma: "I dati non sono definitivi ma devo dire che, come sostiene il prof. Galli, che non è un salto nel buio anzi alcuni studi dicono che la risposta immunitaria sia migliore se si fa la vaccinazione eterologa. Il vaccino Astrazeneca si pensa possa sollecitare maggiormente l'immunità cellulare, mentre gli vaccini mRna quella umorale, cioè la produzione degli anticorpi. Combinare i vaccini può potenziare la risposta. Vero è che c'è un piccolo studio in cui si evidenzia maggiore reattogenicità, cioè reazione tipo febbre o altre disturbi non gravi ma che possono dare fastidio". "È chiaro - conclude- che dal punto di vista dell'accettazione questa strategia mi sembra più che opportuna ma bisogna monitorare per essere attenti alle situazioni di allerta".
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