Il rettore dell'Università Vanvitelli di Caserta promette di attivare un corso di Laurea a San Giovanni in Fiore

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I presenti alla serata
  14 settembre 2020 17:08

Un corso di laurea dell’Università Vanvitelli di Caserta a San Giovanni in Fiore. E’ questo l’impegno assunto dal  Neo Rettore  dell’università campana, originario della città di Gioacchino, Gianfranco Nicoletti  con l’amministrazione Belcastro nel corso del suo intervento alla presentazione del progetto editoriale “Il Gazzettino di Wonbaraccopoli  e l’Attesa -  Due esperienze giornalistiche  nei campi di prigionia della Grande Guerra" svoltasi ieri sera presso i Magazzini Badiali. “L’idea di un corso della Vanvitelli a San Giovanni in Fiore – ha affermato il Magnifico Rettore Nicoletti – è interessante sotto diversi punti di vista e la proporrò al Rettore dell’Università degli Studi della Calabria alla prima occasione utile”.

Il Rettore Nicoletti nel corso della serata è stato omaggiato, insieme al neo direttore della DIDA dell’Università degli Studi di Firenze, Giuseppe De Luca, di una copia personalizzata  del libro “Il Gazzettino di Wonbaraccopoli  e l’Attesa -  Due esperienze editoriali nel campo di prigionia”, che rappresenta un ambizioso progetto editoriale finanziato dal Comune di San Giovanni in fiore in seno alle attività dell'assessorato alla Cultura guidato da Milena Lopez. Anche il prof. De Luca, noto ed apprezzato urbanista di fama internazionale, in collegamento telefonico da Firenze, ha manifestato la propria volontà a coltivare  il legame con la città che gli ha dato i natali continuando a seguire il PSC “che abbiamo redatto – ha affermato De Luca – in lunghi anni di impegno e di lavoro intenso, con l’unico obiettivo di disegnare il futuro sviluppo della città che dovrà essere equo e solidale, per una crescita reale dell’intero territorio. Si tratta di uno strumento urbanistico di grande rilevanza, innovativo e avveniristico che mi auguro possa essere approvato dal prossimo consiglio comunale”.

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Soddisfatti per l’esito della serata il sindaco, Pino Belcastro e l’assessore alla cultura, Milena Lopez.  “Questa serata chiude di fatto la programmazione culturale portata avanti in questi 5 anni – hanno affermano Belcastro e Lopez – che non è mai stata lasciata al caso, ma che è stata disegnata e realizzata seguendo obiettivi ben precisi e mirati: la valorizzazione delle nostre radici, dei nostri luoghi simboli, delle nostre tradizioni e delle nostre eccellenze”.

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“Quando mi sono insediata – ha proseguito l’assessore Lopez – non ho trovato il minimo segnale di una programmazione culturale degna di questo nome. Nessun evento storicizzato con cui accedere ai finanziamenti comunitari e regionali, nessuna manifestazione di rilievo e, soprattutto, nessuna programmazione inserita in capitoli di bilancio che, peraltro, era in dissesto. Ci siamo, pertanto dovuti rimboccare le maniche e partire da zero  sfidando diffidenze e combattendo personalismi  e protagonismi per i quali  siamo stati e siamo destinatari di critiche pesanti quanto ingiuste,  a cui, però, non abbiamo dato peso. Siamo andati avanti  per la nostra strada, collaborando con i gangli vitali della nostra comunità, le scuole, le associazioni culturali e con tanti semplici cittadini che non ci hanno fatto mai mancare il loro sostegno ed il loro incoraggiamento. Tanto che oggi lasciamo una eredità importante a chi verrà dopo di noi fatta di manifestazioni strutturate, molte delle quali sono arrivate con successo alla V° edizione, di eventi storicizzati che hanno  avuto il merito di promuovere la vera immagine di San Giovanni in Fiore, che è bella, dinamica, ricca di storia e di tradizioni. Inutile fare l’elencazione di quanto fatto e realizzato perchè tutto è rimasto scritto, nero su bianco, negli atti comunali e, soprattutto, nel cuore e nelle menti dei sangiovannesi che ci hanno seguito, spesso plaudendoci, a volte pungolandoci, ma sempre incoraggiandoci.  Forse si poteva fare di più e meglio, ma se faccio un bilancio io mi reputo soddisfatta di quanto realizzato, consapevole  delle difficoltà superate e dei tanti no che ho dovuto dire per inseguire il bene comune e  non l’interesse di pochi”.

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“Ci ho messo l’anima  e la faccia – ha concluso Milena Lopez –  sapendo di avere fatto fino in fondo  il mio dovere, mantenendo tutti gli impegni assunti con la collettività. Ovviamente il mio augurio è che si possa proseguire su questa strada e, addirittura, di fare di più e meglio. Se ciò accadrà non farò mai mancare il mio plauso ed il mio consenso".

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