Il ricordo dell'alluvione di Cosenza: la memoria a 60 anni di distanza

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images Il ricordo dell'alluvione di Cosenza: la memoria a 60 anni di distanza
Locandina delseminario per ricordare lo straripamento del Crati e del Busento a Cosenza nel 1959
  20 novembre 2019 11:52

“Sessanta anni fa, fra il 24 e il 25 novembre del 1959, la città di Cosenza venne colpita da una pesantissima catastrofe: lo straripamento del Crati e del Busento, che con furia devastatrice ruppero gli argini e allagarono i quartieri più bassi della città vecchia. L’evento è rimasto nella memoria dei cosentini come una delle maggiori e pesanti sciagure della sua millenaria storia, con enfasi e partecipazione pari se non superiore ad altre alluvioni e terremoti. Da quei giorni, che hanno cambiato la storia della città accelerando un processo di abbandono del centro storico e incoraggiando l’esodo verso la città al di là dei fiumi, Cosenza non è più la stessa. Né sono più le stesse le condizioni che, in sessant’anni, oggi si colgono.

L’evento è ricordato con un seminario di approfondimento in parte scientifico, in parte rievocativo, proprio il giorno 25 novembre presso l’University Club dell’Università della Calabria che, dopo i saluti istituzionali, vedrà la presenza dei seguenti relatori. Il prof. Paolo Veltri parlerà di cosa successe sessanta anni fa e poi concluderà la giornata dopo le altre relazioni e alcune testimonianze dell’epoca; il prof. Francesco Macchione ricostruirà con le tecniche modellistiche più evolute quanto accadde nel corso della piena; il prof. Francesco Calomino ricorderà gli interventi di bonifica e sistemazione fluviale che interessarono Cosenza dal novecento in poi; l’ing. Massimo Cundari fornirà un contributo sul prezioso lavoro svolto dai VV.F. in quella circostanza e su come sia cambiato da allora il servizio che essi svolgono sul territorio durante gli eventi alluvionali e simili; il dott. Alfredo Salzano mostrerà con alcune foto, tratte dal suo vastissimo archivio, alcune testimonianze visive di quel tragico evento”.

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