"In relazione alla notizia apparsa sulla testata on-line La Nuova Calabria nella quale si riferisce di una delibera con cui “la commissione prefettizia, ha proposto alla clinica l'attivazione dell'istituto della compensazione volontaria. In pratica, l'ente pubblico avanzerebbe 17,5 milioni di euro in solido da S. Anna e dalla società Opera precetto dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro del 16.6.2021 di €.17.333.535,33”, si ritiene opportuno precisare, come già fatto in precedenza, che trattasi di ripetizione di causa già da tempo pendente che vede estranea Villa S. Anna dal momento che gli importi sono stati liquidati dall’ ASP direttamente alla Società Opera". E' quanto afferma il presidente del CdA del S. Anna Hospital Gianni Parisi. (Leggi qui la notizia della delibera Asp)
"La “particolare” coincidenza con l’attuale momento, e cioè dopo che 4 sentenze TAR hanno completamente dato ragione alle tesi del S. Anna ed hanno sancito il sacrosanto diritto della Clinica a vedersi remunerate le prestazioni sanitarie regolarmente rese ed illegittimamente trattenute dall’ASP per oltre 32 mln di euro, chiaramente - prosegue Parisi- è sintomo della pervicace volontà dell’Azienda Sanitaria di andare contro la struttura anche quando questa nulla c’entra con il pagamento fatto dalla stessa Azienda ad altro soggetto. Villa S.Anna SpA è del tutto estranea al rapporto dal quale è sostenuto discenda il dichiarato credito di €.17.333.535,33 dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro".
"Ciò appare come un ulteriore tentativo spiegato dall’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro per sottrarsi al pagamento dell’ingente sua debitoria nei confronti del S.Anna per corrispettivi sulle prestazioni sanitarie rese nel 2020 e per quanto dovuto in esito a pronunce giudiziarie definitive. E, comunque, seconda una logica complessiva, riscontrata in tutti gli atti di gestione del rapporto, volta a pregiudicare gli interessi socio-economici della struttura sanitaria, conducente alla sua distruzione!", afferma ancora il presidente del CdA.
"E’ di ieri la nota trasmessa dal CdA della Clinica all’ASP di Catanzaro con la quale si comunicava la difficoltà operativa ad affrontare delicati interventi salvavita su pazienti attualmente ricoverati dopo il trasferimento, proprio per la loro complessità, da altri centri di riferimento. Tali interventi richiedono impiego di costosissimi devices difficilmente reperibili in assenza di risorse liquide. Al fine di assicurare la tempestività degli interventi “salvavita” è necessario disporre della occorrente liquidità. Liquidità - conclude- legittimamente attesa ma che l’Azienda Sanitaria continua immotivatamente a negare".
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