Il sindaco di San Giovanni in Fiore scrive al commissario ad acta della sanità calabrese Saverio Cotticelli. Non è una lettera di cortesia. Il primo cittadino infatti lamenta la mancata attuazione degli impegni assunti a fine luglio in una riunione tenutasi alla Cittadella regionale. Impegni che comprendevano il generale potenziamento dell'organico e dei servizi dell'ospedale.
“A qualche settimana dal nostro incontro, avvenuto il 23 luglio scorso, sulle diverse criticità presenti nel sistema sanitario della mia città, mi vedo costretto a scriverLe nuovamente per ricordarLe gli impegni che in quella circostanza Lei assunse con la nostra delegazione e che, a tutt’oggi, non registrano alcun provvedimento positivo. Eppure Lei, Generale Cotticelli, ha pieni poteri e carta bianca “per fare tutto” rispetto alla sanità calabrese, anche a seguito del famigerato Decreto Calabria, della cui approvazione tanto si è vantata la Ministra Grillo che lo ha indicato come la panacea di tutti i mali. In realtà, sino ad oggi, la situazione del sistema sanitario calabrese e, in particolare, sangiovannese, sta solo peggiorando".
"Ad oggi - prosegue la lettera di Belcastro -, non c’è stato alcun intervento per quanto riguarda l’implemento della dotazione organica del personale dell’ospedale cittadino che consentirebbe il pieno funzionamento del reparto di medicina e l’apertura della lungodegenza.
La nostra richiesta di riorganizzare la medicina sul territorio e di recuperare le ore perse di specialistica prevedendo la presenza di un geriatra, di un endocrinologo e di un fisioterapista è rimasta totalmente inevasa. Il mammografo promesso non è mai arrivato né sono state individuate soluzioni relative alla riconferma delle attività dell’ambulatorio di ostetricia e ginecologia e, quindi, al prosieguo del servizio con la presenza del ginecologo che non percepisce da oltre un anno nemmeno un euro a compenso delle sue prestazioni professionali.
L’ufficio ticket nei pressi del presidio ospedaliero continua a rimanere chiuso".
"I miei concittadini - ha proseguito Belcastro- hanno atteso fino ad oggi con pazienza e fiducia che le promesse e gli impegni da Lei assunti si concretizzassero, ma ora non possono ulteriormente tollerare di continuare ad essere privati di servizi sanitari necessari e primari. La misura è veramente colma e a tutto c’è un limite! Attenderemo sino alla prima decade di settembre per vedere finalmente riconosciuto il diritto alla cura ed alla tutela della salute dei cittadini sangiovannesi, per come è garantito dalla nostra Carta Costituzionale. Se ciò non avverrà , San Giovanni in Fiore scenderà in piazza - conclude il sindaco della ‘capitale’ della Sila-, pronta alla lotta”.
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