"Proposte risolutive francamente non mi sento di farle in senso così netto". Lo ha detto il sottosegretario alle Infrastrutture, Salvatore Margiotta, a margine dell'incontro sul tema "SS106 e area portuale Corigliano Rossano. Quale futuro".
"Seguo molto da vicino - ha aggiunto il sottosegretario - sia la questione della strada statale 106 che quella del porto di Corigliano. Il Ministero ce la metterà tutta per risolvere le vicende al più presto. Mi pare che ci siano le possibilità per andare avanti. Il tema è molto serio e si potrebbe ragionare a lungo, ma è il simbolo di come nel nostro Paese la realizzazione di una grande opera incontri ostacoli incredibili, di come non si produce e non producendo non si dà un contributo al Pil e all'occupazione e di come, nel Mezzogiorno, non si riesce a trasformare in opera compiuta un finanziamento che pure c'è. Il mio impegno, e soprattutto quello del Ministro, è di portare a soluzione tali problemi. Io non do date perché sono una persona seria e le date le do solo quando sono certo di rispettarle. Le darei se la soluzione della questione dipendesse totalmente da me, ma così non è. E' noto che quando nel 2017 sembrava ci fossimo arrivati ci sono stati ulteriori problemi nell'approvazione del progetto, come le vicende relativa alla valutazione dell'impatto ambientale. In precedenza c'erano stati anche problemi con le Amministrazioni locali e, in alcuni casi, a la litigiosità complessiva del territorio non aiuta a risolvere i problemi. Ovviamente ciò non significa scaricare le responsabilità sul territorio. Significa però che è arrivato il momento per concertare tutto nel miglior modo possibile". "Per quanto mi riguarda, almeno al momento - ha detto ancora Margiotta - non ho al Ministero nessun segnale di contrarietà da parte dei Cinquestelle, che esprimono un viceministro ed un sottosegretario, in merito a quest'opera. Mi sento di poterlo escludere, anche se la mano sul fuoco la metto sulle cose mie e non su quelle degli altri".
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